<< Che cosa occorre a Parghelia per una politica "normale">>

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RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO:

Che cosa occorre, a Parghelia, per una politica “normale”

Andrea Locane

Non ho alcuna intenzione di avvelenare il discorso politico, che ho iniziato tre anni fa, occupandomi ripetutamente e scrivendo di temi di particolare e rilevante importanza per la comunità dei cittadini di Parghelia, e quindi sono dell′idea che non valga proprio la pena di soffermarmi sulle disarticolate e azzardate argomentazioni contenute in una nota, pubblicata recentemente sull’online “parghelia85”, che fa riferimento alle mie riflessioni dell′ultima “postilla” del 29 novembre, offrendone, tra l′altro, una lettura “a spicchi”, una traduzione molto libera e un′interpretazione fantasiosa. In ogni caso, ho il dovere di chiarire almeno una cosa: non sono un “oriundo goriziano”, come è scritto nella nota citata; casomai, sono un “oriundo pargheliese”. Sempreché sia esatta la definizione che del termine “oriundo” dà il dizionario Garzanti della lingua italiana. In esso c′è scritto:”oriundo – agg. e n.m. – che, chi è originario di un luogo”. E il luogo della mia origine è Parghelia, non Gorizia. Di conseguenza, sono e mi sento un oriundo pargheliese, non goriziano. Ci tengo molto alle mie origini e non voglio per nessuna ragione al mondo cadere in una…crisi di identità, che potrebbe farmi precipitare in uno stato patologico!?!
Detto questo, vado avanti con le mie note, che ho intitolato “Postille” – è ora di spiegarlo – perché esse sono delle osservazioni, delle considerazioni, delle puntualizzazioni fatte “a margine” dello scenario politico pargheliese: infatti non svolgo attività politica nel significato comune del termine per ovvie ragioni, ma mi interesso dei problemi riguardanti la “polis”, cioè la città. E ne scrivo spesso. A tale proposito, credo che, su questo versante, un contributo lo abbia dato alla politica locale, indicando la strada e le linee da seguire per portare avanti alcune questioni, delle quali nessuno s′era mai curato. Qualche risultato è venuto fuori e si è ottenuto con la sola forza delle idee, se è vero che la bonifica dell′ambiente dall′eternit è stata avviata con l′intervento del sindaco e della giunta e con la fattiva collaborazione di alcuni volenterosi cittadini.
Se ancora non si vede neppure l′inizio della soluzione degli altri problemi sul tappeto, sono convinto che la causa di ciò sia il fatto che, tra gli attori della politica locale, non c′è alcun rapporto “dialettico”, ma solamente dei duelli, dei contrasti e degli scontri consistenti in “risposte”, in “repliche” e in “controrepliche” – spesso sopra le righe -, che non considerano mai gli interessi della collettività cittadina, ma tendono piuttosto a bersagliare delle persone che hanno avuto il solo torto di scrivere chiaramente quello che pensavano. Ho sperimentato di persona, e sto sperimentando, che parlare chiaro e forte è rischioso, e a volte antipatico, e genera critiche aspre e polemiche. Io credo,però, che le opinioni diverse andrebbero rispettate e tutelate anche e perfino dagli avversari.
Tornando all′argomento principale, quello che manca, a Parghelia, per una politica “normale”, è dunque il dialogo. Non c′è dialogo sui temi e sui problemi, ereditati dal passato, e neppure su quelli attuali, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa degli stessi e da ciò, a mio avviso, deriva una situazione politica “anormale”. Manca il dialogo politico su tutto. Ora, l′anormalità della politica può essere giustificata per un breve periodo, quando si viva in una fase di transizione; se si prolunga diventa imbarbarimento e incultura. E′dunque doveroso che le forze politiche presenti sul “palcoscenico” comunale, e responsabili, si preoccupino di dare l′avvio ad un periodo di politica “normale”. In questo senso, l′ideale sarebbe che i temi ancora non presi in considerazione e i problemi ancora irrisolti vengano affrontati congiuntamente, cioè con uno sforzo comune delle parti politiche e dei cittadini, perché finalmente possa prendere forma un modello di società che senta la politica come cosa che riguarda tutti e di cui è necessario occuparsi. Alla fine non resta che aggrapparsi alla speranza che la classe politica pargheliese sia pienamente consapevole dell′esistenza dei problemi e dimostri responsabilità e buonsenso con i fatti.

Andrea Locane

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