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Drapia, le motivazioni assurde dell’amministrazione Porcelli…

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Il consiglio comunale del 30 novembre 2012

Venerdì ho assistito al Consiglio comunale di Drapia.

Ho ascoltato delle affermazioni, da parte del sindaco Alessandro Porcelli e dell’assessore Matteo Mazzitelli, che mi hanno lasciato letteralmente sconcertato.

A supporto delle loro recenti scelte di destinare il 100% degli avanzi di bilancio (600 mila euro, compresi i prestiti) alla pavimentazione di piazze e vie del comune, hanno infatti, addotto una serie di motivazioni, a mio parere, assurde.

Seguitemi, amici lettori, perchè il materiale da esporre e su cui riflettere è molto consistente.

Andiamo con ordine.

Il primo cittadino ha convocato il civico consesso per le 16:30; 5 punti all’ordine del giorno, tra cui: le Comunicazioni del sindaco, il Piano della Protezione Civile e la Variazione dell’assestamento di bilancio.

La seduta è iniziata con 40 minuti di ritardo e l’opposizione, credo per motivi personali, ha disertato la riunione.

In apertura ha preso la parola il sindaco Porcelli, il quale, prima di procedere con la solita giaculatoria “ca ficimu chistu e chistavutru” ha  reso noto che: per il centro storico di Drapia capoluogo sono disponibili 300 mila euro dalla Regione; a inizio anno potrebbero iniziare i lavori per il castello Galluppi di Caria (aggiungo io: più di due anni e mezzo dopo il finanziamento);  che la posta della stessa Drapia è stata definitivamente chiusa da Poste Italiane.

Riguardo a quest’ultimo punto, nonostante la lettera inviata dall’amministrazione alle Poste per difendere la posta di Caria e di Drapia, quella di Drapia è stata chiusa. Da pochi giorni, perciò, nel territorio comunale è attiva la posta di Brattirò (tutta la settimana, come prima) e la posta di Caria (3 giorni alla settimana, come prima). Ed in futuro, come il sindaco stesso ha ammesso, c’è la possibilità, non remota, che venga chiusa anche quella di Caria. Porcelli, a nome della sua amministrazione, ha detto che non si arrenderà, che continuerà a lottare e che già aver evitato, almeno per ora, la chiusura della posta di Caria è una cosa positiva.

Il sindaco Alessandro Porcelli

Durante la consueta giaculatoria in apertura del Consiglio, Porcelli ha inoltre cercato di rispondere, con riferimenti eloquenti, al mio intervento di pochi giorni fa su questo blog. Le sue argomentazioni sono state, a mio parere, di una pochezza sconfortante.

Ebbene, secondo questa amministrazione le pavimentazioni in atto nelle frazioni di Drapia sono opere che il sindaco ha definito più volte (in apertura del Consiglio e verso la fine), “indispensabili”. Mah. Come si può solo pensare una sciocchezza del genere? La pavimentazione della piazza di Brattirò è indispensabile?

Le riqualificazioni- ha riferito Porcelli-  sono state decise non per portare turisti a farsi fotografare, come ha detto qualcuno (cioè io, ironicamente, su questo blog), ma per – udite, udite- recuperare l’identità storica della comunità e dare fiducia alla stessa e contrastare così lo spopolamento.

Detto altrimenti, “parafrasando”, attraverso la pavimentazione di una piazza dove non ci sono edifici antichi, di culto o di pregio, i brattiroesi recupereranno la loro identità (questo vale anche per gasponesi e cariesi…ovvio). Non solo recupereranno la loro identità, ma acquisteranno fiducia e quindi decideranno di andare a vivere in questi luoghi. Per tali motivi non si emigrerà più dal paese: la gente infatti, grazie a queste pavimentazioni, recupererà appunto la propria identità e non sarà più sfiduciata. E non solo. Le case del paese, sempre a detta del sindaco, acquisteranno così più valore immobiliare. La casa della cantina di Nandeo che dà sulla piazza, quindi, secondo l’amministrazione non sarà il luogo dove si faranno fotografare i turisti, ma, presumibilmente, il posto dove verranno ad abitare.

L’assessore Matteo Mazzitelli

Per recuperare l’identità storica non si preferisce, come avevo suggerito io, recuperare i monumenti, il patrimonio storico e culturale comunale (magari se proprio si doveva pavimentare farlo nel centro storico, come ad esempio verrà fatto a Drapia ma con altri fondi) o investire nella Cultura; per dare fiducia alla gente non si ripristinano i luoghi di aggregazione esistenti (scuola media di Brattirò e Villa Orsola della quale dirò a breve); per aumentare il valore degli immobili e magari indurre la gente a ristrutturarli per affittarli e vendere, non si istituisce un servizio navetta con Tropea e Capo Vaticano, come avevo suggerito io e come avviene in tutte le località che distano 7 minuti dal mare…insomma: per rilanciare il territorio, contrastare lo spopolamento e ridare fiducia alla gente, specie ai giovani, si piastrella a manetta…undi veni veni.

Ma vi sembra logica questa cosa?

Sindaco, glielo ripeto, come si sente dire in giro da più voci, avete piastrellato per fare contenti i soliti pochi. La gente, se fosse stata interpellata prima di spendere tutto il denaro disponibile in pavimentazioni, non ve lo avrebbe approvato.

Ma questo non lo avreste mai fatto perchè se, ad esempio, la gente vi avesse proposto di istituire un servizio navetta, non avreste potuto dare incarichi e lavori per far contenti solo i pochi soliti noti. Non usate argomentazioni ridicole. Non dite, inoltre, che in questi casi, nel caso delle pavimentazioni, non si tratta di cementificazione “come qualcuno (sempre io ndr) vorrebbe far credere” …perchè non vi crede nessuno.

Comunque andiamo avanti, perchè gli amministratori  hanno detto altre “perle” nel prosieguo del Consiglio.

Dopo le Comunicazioni del sindaco si è passati all’approvazione del Piano della Protezione Civile. Ha illustrato questo piano, che molte altre amministrazioni -purtroppo – tengono nel cassetto da anni, il dott Massimo Figliuzzi.

In caso di calamità naturale, ad esempio di un terremoto, le tendopoli degli abitanti delle 4 frazioni drapiesi saranno allestite: presso il campo di Sant’Angelo (per gli abitanti di Drapia, Gasponi e Sant’Angelo); presso il campo sportivo di Brattirò (per i brattroesi); presso il campo sportivo di Caria (per i cariesi).

Il piano, che naturalmente prevede tantissimi altri aspetti, deve essere incastonato nel Piano Strutturale Comunale e in futuro dovrà essere pubblicizzato alla popolazione, così ognuno saprà come comportarsi in caso di calamità e si saprà attraverso quale logica avverranno i soccorsi. Nei prossimi giorni cercheremo di esporvi il piano dettagliatamente anche su questo blog.

Il civico consesso è proseguito con l’adeguamento del piano triennale delle opere pubbliche e con la trattazione della Variazione di assestamento.

Porcelli ha introdotto quest’ultimo punto all’odg. Praticamente, l’amministrazione si sta affrettando a spendere tutti gli altri soldi dell’avanzo di bilancio prosciugando le casse comunali. Si sta affrettando perchè, con l’entrata del patto di stabilità, sarà molto più difficile farlo. Non aggiungo altro su questo aspetto a dir poco allarmante; vi invito a leggere qui in basso l’eloquente intervento letto dal consigliere Cosmo Vallone, allegato al verbale della seduta, scritto in cui vengono sviscerati aspetti tecnici di non poco conto.

Dopo le parole di Cosmo Vallone si è accesa la discussione, dibattito che ha prodotto – appunto- altre “perle”.  Porcelli, come accennato, ha ripetuto che l’amministrazione ha speso i soldi per “opere indispensabili”.

Mah. Egli ha ribadito che amministrazione è stata “oculata e intelligente” (…aggiungo io: per fare gli interessi di pochi e non della collettività). Lo stesso sindaco ha emanato la seguente, scellerata, affermazione: “In che cosa potevamo spendere i soldi, nell’acquisto di Villa Orsola?” Qui ha risposto di nuovo al mio intervento dei giorni scorsi ed alla polemica tra me e lui in occasione della presentazione del libro di Francesco Pugliese proprio sulla storia dell’oratorio cariese, storia che si è “svolta” proprio a Villa Orsola. Secondo il primo cittadino non si poteva acquistare Villa Orsola, luogo dove -ricordo- si sono cresciute generazioni di cariesi, perchè il Comune ha già altri edifici che non sa come gestire e che non si poteva pensare di badare solo a un figlio quando il Comune ne ha altri 4 (cioè non si poteva spendere molto denaro per una frazione sola). Fandonie.

Villa Orsola si poteva acquistare benissimo e si potevano chiedere così contributi per ristrutturarla e utilizzarla, magari come ospizio o come centro di aggregazione giovanile. La popolazione del comune sta invecchiando, ci sarà sempre più bisogno di strutture per gli anziani. Villa Orsola poteva essere usata per questo, magari gestita da qualche associazione, convenzionata col sistema sanitario nazionale.

Nel frattempo, cioè in attesa di un finanziamento, si poteva dare la gestione della struttura alle associazioni culturali del territorio (a Caria ce ne sono tante), come avviene ad esempio con la scuola media di Brattirò. I giovani di Caria avrebbero potuto utilizzare di nuovo il campetto attorno all’edificio e le sale interne per le loro attività. Sono sicuro che tutta Caria avrebbe “accudito” questo spazio perchè per i cariesi è un luogo, mi vien da dire, sacro. Ad ogni modo, se l’acquisto non si poteva (anzi, non si voleva) fare, lo si poteva discutere con i cariesi in un incontro pubblico. Ma se si fosse deciso di convocare la gente e poi magari si fosse deciso di acquistare Villa Orsola si sarebbe dato qualcosa alla collettività e non ai soliti pochi. Vi pari mai ca u sindacu e  l’atri amministratori facianu na cosa i chisti?

Eccolo qui: il “cacatore” di Brattirò…per fortuna demolito

Passiamo a quanto ha detto Matteo Mazzitelli sempre riguardo alla Variazione dell’assestamento. Nel “giustificare” il loro operato e le loro scelte, ha affermato, urlando: “Sperpero di che cosa? A Brattirò?! Togliere il catrame è una cosa bellissima. D’estate fuma…la puzza si muore!”. Beh.

Queste parole, che si commentano da sé, dette da lui fanno un certo effetto. Matteo Mazzitelli faceva parte dell’amministrazione che sperperò denaro pubblico con il famoso “cacatore” di Brattirò, prima costruito e, per fortuna, di recente demolito…e ci sarebbe dell’altro riguardo alle opere mazzitelliane del passato…ma mi fermo qui…dirò delle altre in altre occasioni.

Mazzitelli, nel suo intervento, ha infine parlato dell'”evasione fiscale che in questo comune galoppava” (mi piacerebbe sapere cosa pensano di ciò i precedenti amministratori, attaccati frontalmente dall’assessore drapiese).

Insomma, cari lettori, il Consiglio comunale di venerdì 30 novembre 2012 è stato uno spettacolo veramente sconcertante.

MarioVallone

PS. a breve, spero già domani, su questo blog saranno disponibili i file audio del Consiglio.

L’intervento letto in aula dall’ex vicesindaco Cosmo Vallone.

L’ex vicesindaco Cosmo Vallone

L’amministrazione,  con la manovra di assestamento di bilancio, ha generato un volume di risorse finanziarie  che andrà ad intaccare ulteriormente e irrimediabilmente il patto di stabilità 2013, sul quale dovranno impegnarsi  anche i piccoli comuni fino ai 5 mila abitanti. Gli investimenti  graveranno tutti (a meno che alcuni lavori non vengano liquidati in 15 giorni) sui bilanci a venire, con la conseguenza che il comune si troverà, con ogni probabilità, ad essere soggetto alla sanzione  contemplata dalla violazione del patto. Gli enti che violeranno  il patto, allo stato dei fatti, saranno assoggettati, nell’anno successivo a quello in cui l’inadempienza  è stata commessa o accertata, ad una riduzione del fondo sperimentale di equilibrio che, al momento per il comune di Drapia,  ammonta a circa 630 mila euro.

La riduzione dovrebbe essere quantificata nella misura di un terzo in ciascuno dei tre esercizi di bilancio successivi alla violazione. Nessuno, al momento, mi sembra, possa essere in grado di quantificare la sanzione che appare, in ogni modo, certa. L’entità, infatti, dipenderebbe dallo stato di avanzamento dei pagamenti, ma rischia di essere alta e bloccare gran parte dei pagamenti correnti e dei servizi  essenziali che, ad oggi , il comune garantisce.

 E questo sebbene gli amministratori  fossero stati sollecitati dal responsabile dell’ufficio finanziario con nota protocollo 4597 del 14 settembre 2012  ad agire per un prudente contenimento degli impegni e dei pagamenti,  prevedendo il  verificarsi, a chiusura di esercizio,  di un risultato negativo della gestione di competenza, nonostante la presenza di un avanzo  di amministrazione.

Sembra, però, che gli amministratori non abbiano tenuto in  minimo conto gli ammonimenti del responsabile del servizio finanziario , anzi il sindaco per impedire un probabile parere negativo del precedente responsabile  su questo avanzo di amministrazione  non ha rinnovato  l’incarico di responsabilità al funzionario  e ha preferito concedere con decreto n. 10 del 19/11/2012 la responsabilità all’assessore al bilancio che da politico controllato è diventato, di punto in bianco, funzionario controllore di se stesso.

Un’ amministrazione attenta avrebbe dovuto  programmare le spese di investimento entro i limiti di quanto può essere pagato nel rispetto del patto, considerando che le spese che peggioreranno il saldo sono attribuibili all’utilizzo degli avanzi di amministrazione (dei quali si stanno spendendo, invece, 425  mila euro) e ai finanziamenti di opere mediante ricorso a debito (di cui si spenderanno poco meno di 850 mila euro). 

Con l’utilizzo degli avanzi di amministrazione, infatti, saranno finanziati i primi 3 lotti dei progetti di pavimentazione di strada e piazze nelle frazioni di Brattirò, Gasponi e Caria per un importo di 275 mila euro a  cui vanno aggiunti 150 mila euro di spese imprecisate per investimenti  derivanti dalla manovra di assestamento – affermo imprecisate perché  nel prospetto  sono riportati solo gli interventi e non i capitoli.  Le opere di cui si fa il ricorso a debito sono, infatti, i secondi lotti delle pavimentazioni per un importo di 250 mila euro per i quali si accenderà un mutuo con la cassa depositi e prestiti e , in più presumibilmente , le opere della strada S. Isidoro e la pavimentazione del centro storico di Drapia  che saranno finanziate con un debito di 600 mila euro accesso dal comune con la cassa depositi e prestiti grazie all’autorizzazione della Regione Calabria, la quale , tramite la legge 24 del 1987, si impegnerebbe poi a coprire gli oneri di ammortamento,  esclusi gli interessi.

Non entro nel merito degli investimenti  decisi con l’avanzo di amministrazione perché non conosco i capitoli di spesa, nonostante sia un consigliere di maggioranza, ex vicesindaco,  con un bagaglio di 141 voti decisivi per la vittoria nelle elezioni del 2009. L’amministrazione, a mio avviso, avrebbe potuto e dovuto  evitare di impegnare, in un solo colpo, avanzi e cespiti di indebitamento (esclusi quelli rimborsabili) per progettare opere in gran parte pacchiane, dannose e inutili. Si entra nella storia lasciando un comune sano e virtuoso con opere finanziate dai fondi europei che non incidono sul patto(cosa che comunque questo comune ha fatto e bene) e non sperperando ingentissime quantità di denaro pubblico per fare interventi  su cui non si è mai discusso, di cui non si conoscono le motivazioni e, per la definizione dei quali non si è neanche rispettata la legge urbanistica della Calabria (19 del 2002) che prevede  anche per le attività progettuali riferite a opere di rilievo e di interesse pubblico e nel rispetto del principio della sostenibilità,  l’obbligo di istituire laboratori di partecipazione . sia per la strumentazione urbanistica generale e di dettaglio che per le opere pubbliche (art. 11 comma 6 e 7).

Il consigliere

Cosmo Vallone

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