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Brattirò, don Pasquale Bagnato e “l’ortu du previti”

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L’ingresso de “l’ortu du previti” di Brattirò

ECCO ANCORA UNA VOLTA UN BREVE EXTRACT DEL LIBRO DI PASQUALE VALLONE “BRATTIRO’ E LA SUA STORIA. ANEDDOTI, FATTI, MISFATTI”, PUBBLICATO RECENTEMENTE DALLA NOSTRA AGENZIA THOTH. IL “BRANO” E’ TRATTO DAL PARAGRAFO 41, INTITOLATO “DON PASQUALE BAGNATO-PARROCO DI BRATTIRO’ (1939-’75)”. IN BASSO TROVATE ANCHE DELLE BELLISSIME FOTO DEL COSIDDETTO “ORTU DU PREVITI” DI BRATTIRO’, RISALENTI AD UNA “FESTA DELL’ALBERO” DEGLI ANNI ’60. LE FOTO FURONO SCATTATE DA ANTONIO VALLONE (EX SINDACO DI DRAPIA, SCOMPARSO NEL 1980).

MarioVallone

“Don Pasquale Bagnato (13 febbraio 1901 – 8 gennaio 1975), fu parroco di Brattirò per 36 anni, dal 1939 alla morte. L’Abbati Pascali, come tutti lo ricordiamo, resse la parrocchia amato e stimato da tutti perché si avvicinò a tutte le famiglie ed entrò nei nostri cuori. A quelli della mia generazione impartì il battesimo, fece la Prima Comunione, celebrò il matrimonio e battezzò qualche nostro figlio.
La copertina del libro sulla storia di Brattirò

Don Pasquale Bagnato ristrutturò la casa canonica e il terreno attorno, “l’ortu du previti”. Divennero sede di incontro e di ricreazione per i bambini e per i giovani. L’ “ortu” fu ripulito e risistemato. Abitò nella casa canonica assieme alla madre (donna Micia) e alla perpetua  Maria Rosa, ricordata come Mararosa du previti. Negli ultimi anni, dopo che erano morte le due donne menzionate, visse assieme al fratello Paolino, che era pensionato e accudiva al fratello parroco.

Alla fine degli anni ’50, l’abbati Pascali  comprò un televisore e lo fece installare nella casa canonica, in un grande salone al piano terra.  Pochi, all’epoca, avevano il televisore in casa, per cui intere famiglie, la sera, andavano li a vedere i programmi televisivi. Erano anche momenti di incontro.  I programmi  più seguiti erano: “Lascia o Raddoppia?” e “Il Musichiere”.

Don Pasquale mantenne e rispettò le nostre tradizioni specialmente per lo svolgimento della festa dei SS. Cosma e Damiano. Istituì una seconda processione da farsi la seconda domenica dopo la festa del 27 settembre, e questa tradizione continua.

Quando morì fu pianto e compianto da tutti. Volle essere seppellito nel cimitero di Brattirò, insieme a tutti i suoi parrocchiani che amò e dai quali fu amato e rimpianto come una persona cara e di famiglia.” 

 Pasquale Vallone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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