E’ ormai risaputo che la strada provinciale 17, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Caria, frazione di Drapia, in località Torre Galli, annualmente registra un numero elevato di sinistri stradali, a causa di una curva, sempre la stessa, definita “curva maledetta”, che continua a non dare tregua ai molti automobilisti che la percorrono. Per tali motivi, Domenico Aiello, un giovane cittadino cariese rappresentante del “comitato 19 maggio”, in questi giorni ha inviato una missiva alla Provincia, nella figura del dottor Consoli. «Le invio la presente- si legge nella missiva- al fine di porre alla Sua attenzione una problematica che persiste ormai da anni. Puntualmente, allorquando si verificano precipitazioni piovose, anche di ordinaria intensità, si registra il verificarsi di numerosi incidenti, anche in rapida successione, proprio nelle curve succitate. Alcuni anni orsono, onde tentare di limitare l’eccessiva sdrucciolevolezza del manto stradale, si è provveduto, nel tratto più a valle, ad abradere l’asfalto, attraverso la creazione di solchi ed incisioni. Tale opera, non ha però sortito gli effetti auspicati, in quanto, il numero di sinistri, non è diminuito. La precedente curva a destra, sebbene teatro di un numero ancora più alto di incidenti, non è stata oggetto di alcuna opera atta ad aumentarne la sicurezza, al contrario, attualmente la stessa, versa in uno stato di assoluto degrado, palesato principalmente dal guardrail (la cui presenza è essenziale onde evitare che eventuali vetture fuori controllo finiscano nel precipizio) ormai in più punti deformato e staccato dalla banchina in cemento. Mi rivolgo a Lei, consapevole del difficile momento istituzionale e finanziario che sta attraversando l’Ente Provinciale. Ritengo tuttavia, che la soluzione di tale problematica sia di primaria urgenza ed assoluta improcrastinabilità. Nell’immediato, mi permetto di suggerirLe, alcuni lavori che sarebbe opportuno fare: adeguare la segnaletica stradale verticale, attualmente assai povera ed insufficiente a rendere consapevoli i conducenti della pericolosità del tratto; provvedere al rifacimento del guardrail; installare una serie di bande rumorose al fine di consentire, anche a coloro i quali non dovessero conoscere quel tratto di strada (per esempio i numerosi turisti che si recano anche nel periodo autunnale o invernale presso la zona di Tropea) di moderare sensibilmente la velocità; sarebbe poi necessario intervenire sulla captazione, regimentazione e scolo delle acque meteoriche: verificare se vengano correttamente convogliate negli appositi fossi e che nel raggiungerli, le stesse non attraversino la carreggiata; se tali accorgimenti dovessero risultare insufficienti, sarebbe opportuno procedere alla posa di specifico asfalto drenante». Speriamo che questo sia un appello che giunga a buon fine. Per ora niente e nessun appello da parte della popolazione è servito a garantire i livelli di sicurezza su quel tratto di strada.
Annalisa Fusca
Calabria Ora, 21 Novembre