«Dissesto? Non è detto. Esiste una concreta probabilità che i conti dell’Ente vengano messi a posto, grazie agli strumenti legislativi attualmente al vaglio del Parlamento».
Il segretario e direttore generale della Provincia, Francesco Marziali, è cautamente possibilista sull’evenienza che venga scongiurato il dissesto finanziario dell’Ente. A darne notizia una nota dell’ufficio stampa della Provincia.
«Il commissariamento non coincide necessariamente con la dichiarazione di dissesto – spiega Marziali -. Ovviamente spetterà al Commissario valutare la situazione, ma non si può aprioristicamente affermare quale sarà la sua decisione. Bisogna considerare, infatti, che il decreto 174 del 2012, attualmente in fase di conversione in legge, prevede per gli enti in difficoltà di fruire di un piano di riequilibrio finanziario per correggere i conti ed evitare il default. Questa possibilità ancora sussiste, anche grazie agli emendamenti attuati dalla I e dalla V Commissione della Camera dei deputati. Confido, quindi, su un deciso intervento di tutte le forze politiche, affinché si approdi a una normativa finale equa ed efficace, che consenta, non solo alla Provincia di Vibo Valentia, ma anche a tantissimi altri enti locali, di superare una grave situazione di criticità finanziaria altrimenti irrisolvibile e per lo più ascrivibile a intervenuti tagli ai trasferimenti di fondi da parte dello Stato e di altri enti».Considerazioni, quelle di Marziali, che giungono dopo gli ultimi concitati giorni di lavoro, che l’hanno visto assumere anche la massima carica dirigenziale della Provincia, in seguito alle dimissioni del precedente direttore generale. In tale veste di direttore, Marziali si è assunto la gravosa responsabilità di firmare il bilancio di previsione, che poi – com’è noto – non è approdato in Consiglio provinciale per la definitiva approvazione. Un atteggiamento che ha suscitato comunque l’apprezzamento dei dipendenti, degli amministratori e dei consiglieri che auspicavano il varo del fondamentale documento contabile, così come sollecitato anche dal Prefetto.