RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO: “La politica, a Parghelia, è un fiume carsico”
A Parghelia, non si vive all′insegna dell′ottimismo, nonostante che all’orizzonte appaia, di tanto in tanto, qualche fugace e timido sprazzo di sole e di speranza. In ogni caso, torna utile, alla fine di un periodo estivo movimentato e, per certi versi, agitato e…rumoroso, interrogarsi per cercare soprattutto di dare un senso e, possibilmente, una spiegazione alle cose accadute. Tenterò di farlo, osservando e analizzando i fatti e gli avvenimenti principali, succedutisi sullo scenario della politica locale, con sereno distacco ed obiettività , anche se nell′indagine porterò, inevitabilmente, la mia esperienza e, quindi, il mio punto di vista. Non ho, comunque, alcuna intenzione di fare “prediche inutili”, ma vorrei solamente sollecitare una riflessione collettiva, che possa dare l′avvio a un dibattito pubblico – un mio sogno e una mia speranza di sempre – auspicabilmente corretto e proficuo, e che faccia, inoltre, riscoprire l′incontestabile utilità della discussione del confronto pubblici e, perché no, anche della polemica politica. Ciò sarebbe già un buon risultato!
Se ne sono viste di tutti i colori nel corso dell’estate appena trascorsa, in un gran chiacchiericcio su molte cose e sul nulla: tornei di calcio, di calcetto e di burraco; presentazione di libri e convegni; mostre di quadri e di fotografie; giornate dedicate alla lettura; e niente di meno che, organizzato nella sala del Consiglio comunale, persino un pubblico dibattito, per la presentazione del libro “Banditi e briganti” di Enzo Ciconte, alla presenza dell’autore e con la partecipazione di molti cittadini pargheliesi. Ne potrei elencare altri di fatti, se non temessi di dover redigere una lista troppo lunga. Ma ci sono stati anche eloquenti “messaggi” e “intimidazioni”, che hanno fatto…rumore.
Detto questo, c′è, purtroppo, da rilevare che niente è sostanzialmente cambiato nella vita politico-amministrativa di Parghelia. Tutto è rimasto, dal punto di vista strutturale, immobile, fermo, come un anno fa, come cinque anni fa, come dieci anni fa! Anzi, le iniziative culturali e ludiche promosse e messe in atto dall′amministrazione comunale, alcune volte in collaborazione con associazioni locali, seppure socialmente importanti ed utili, sono diventate delle “armi di distrazione di massa”, nel senso che hanno determinato, al di là delle intenzioni di chi le ha pensate e organizzate, una disattenzione generale dai principali problemi di Parghelia, che condizionano pesantemente e negativamente la qualità della vita dell′intera comunità cittadina, e che hanno carattere – lo ribadisco e lo sottolineo ancora, dando assicurazione che non sono matto – di “pregiudizialità” rispetto a tutto il resto. E, proprio per questa ragione, se ne dovrebbe cominciare, finalmente, a discutere per trovare un′adeguata e urgente soluzione. Mi sto riferendo,come è evidente, al problema della legalità e della sicurezza pubblica e a quello della tutela del territorio e dell′ambiente, questioni fondamentali che risultano cancellate dall′agenda politica e sono scomparse dall′orizzonte dei programmi da realizzare in via prioritaria..
Come un fiume carsico, i temi della legalità, del rispetto delle leggi, della tutela della natura, della difesa dell′ambiente e, in particolare, del territorio e del mare, si sono inabissati e forse riemergeranno in un futuro prossimo, quando ciò tornerà utile e vantaggioso a qualche partito o fazione politica. Eppure, i due raggruppamenti politici, presenti sulla scena delle elezioni comunali del 2009, ne avevano fatto una bandiera, seppur patetica, inserendo questi temi nei loro programmi di politica amministrativa.
Questi sono i fatti, che si possono variamente interpretare, ma che restano comunque solidi e difficilmente scalfibili nella loro eloquente oggettività.
Ebbene quel che è grave è che, nonostante tutto, non si riesca ancora a percepire e a comprendere appieno, da parte della politica locale, la complessa drammaticità della situazione generale e, in modo particolare, la pericolosità dei “messaggi” e degli “avvertimenti” succedutisi in progressione nei mesi estivi di quest′anno, e anche dell’anno passato, e quanto possano essere importanti e significative, in un contesto sociale difficile e complicato come quello di Parghelia, la coesione sociale e la solidarietà, antiche virtù civiche dei pargheliesi, che vanno scomparendo, per cominciare ad uscire dall’impasse in cui la politica s’è cacciata. I fatti malavitosi, sopra accennati, specie se allineati uno accanto all′altro, dànno un′idea solo approssimativa della deriva sociale e politica della comunità cittadina e dimostrano drammaticamente la incosciente e allegra spensieratezza delle forze politiche,alle quali, due anni fa, la gente ha affidato il compito di amministrare il Comune e di assicurare a tutti una convivenza serena, pacifica e civile. Esse , infatti, tendono a dimenticare o a sottovalutare gli avvenimenti , dimostrando con tale atteggiamento di avere un concetto alquanto balzano e fuori dalla storia della politica, della democrazia, delle leggi e delle regole, e di avere, inoltre, qualche difficoltà a “crescere” come classe dirigente.
Nonostante l′imbarbarimento e il degrado, sempre più evidenti e drammatici, del quadro sociale e i reali pericoli che minacciano ogni giorno e sempre di più la vita dei cittadini, non si è fatto e non si sta facendo assolutamente nulla. Ci sono state, per la verità, improvvise grida di allarme – come la “riunione di preghiera” convocata in chiesa dal parroco all’indomani degli attentati incendiari alle macchine del sindaco e all’abitazione di un assessore comunale e della bomba collocata sul retro del Municipio –, ma tutto è finito in un incredibile silenzio delle istituzioni pubbliche, nella sonnolenza dei partiti e nell’atavico torpore della gente, favorendo così, senza volerlo, il ricompattamento di interessi della più varia specie.
A questo punto, mi sembra doveroso dire, per onestà intellettuale, che l′indifferenza e il disinteresse verso la cosa pubblica, e il silenzio inconsapevolmente omertoso del “popolo sovrano” sono durati per troppo tempo e che è arrivato il momento che i cittadini tutti di Parghelia, mettendo da parte le loro diversità ideologiche ed appartenenze partitiche , incalzino, da vicino e senza sosta, i pubblici amministratori e li obblighino a far seguire i fatti alle parole e ai programmi sventolati nella campagna elettorale del 2009 con sfacciata retorica populista. Questo è un proposito che i pargheliesi possono assumersi da subito per il futuro , per essere finalmente attori e non passivi spettatori della politica, inutilmente vocianti difronte alle ripetute “passerelle” di persone che sono alla continua ricerca di visibilità a buon mercato.
La sfida di Parghelia per gli anni che verranno deve essere quella di inventare e vivere una politica di nuovi entusiasmi, di nuove sicurezze, di nuove solidarietà. Il problema è di avere testa fredda e cuore caldo, è di avere voglia di battersi, anche se la sfida è dura e difficile e battersi comporta sacrifici e anche rischi. Occorre solo guardare al domani tutti insieme, cittadini e politici.
Andrea Locane