Chi non si è mai sentito tranquillo e risollevato, anche fra mille problemi, guardando il cielo in un giorno di primavera o d’estate, e forse anche d’inverno? Un cielo brillante e limpido. Un cielo azzurro. Perché l’azzurro è un colore particolare e davvero speciale. L’azzurro è il colore della luce, dell’amore e degli affetti. L’azzurro è il colore del paradiso. Ma oltre l’azzurro forse l’immaginazione scorge, pur sempre, l’incanto di una visione beata; la forza della solidarietà; una perdita dolorosa; la mancanza di una presenza umana.
Annalisa Fusca, sensibile e allo stesso tempo forte, ha intitolato la sua prima raccolta di poesie OLTRE L’AZZURRO DEL CIELO. E’ una piccola raccolta di liriche, alcune brevi, altre lunghe. In versi liberi e a volte spezzati, si concentra una sofferenza tangibile e spesso profonda, a volte seguita o preceduta da un opprimente pessimismo nei riguardi del mondo, della vita, della società, e di tutto ciò che si può incontrare, di bene e di male, sul proprio cammino. Eppure, anche se sembra talvolta che niente possa vincere e superare momenti terribili e cupi, un qualcosa di spontaneo e di inconscio viene in aiuto e forse salva: è la Poesia, con la sua potenza travolgente e con la sua capacità di superare ostacoli che per lo spirito e l’anima, potrebbero sembrare davvero insormontabili. La poesia SOLI IN UN DESERTO, facente parte della raccolta, vorrebbe essere quasi un invocare ossessivo per un cambiamento radicale e un bisogno impelletente di amore, di bellezza, di comprensione. In PETALI DI SPERANZA, la rosa: il fiore più bello fra tutti, si lascia piegare dal soffio del vento e cessa di vivere. Ma in quell’istante, per ciascun petalo, si dispiega un sentore di eternità, perché la rosa vive dell’attimo di sé stessa e nell’attimo compie il suo ciclo vitale. Se ogni poesia della raccolta appare, a prima vista, pregna di tristezza e velata di malinconia, la struttura interna è, invece, seppur prigioniera dello sconforto, attraversata da una corrente improvvisa di speranza che va oltre il cielo azzurro e vi scorge la luce, che mai si spegne e mai tramonta, in quanto può essere la luce della fede in Dio, della fiducia ritrovata negli uomini, della gioia di vivere, del cammino di ogni giorno per migliorarsi e per migliorare il mondo, dello sforzo, spesso anche grande, per elevarsi o comprendere quel che accade intorno. Oltre il cielo azzurro, c’è forse un Azzurro più vero e più vasto…Così hanno sempre pensato i poeti.
Francesca Rita Rombolà
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