La botta con il Licata non è stata ancora assorbita, ma già da domani si lavorerà ancor di più per cancellarla e per trasformare la rabbia in energia positiva. In casa Vibonese è tanta l’amarezza per una nuova gara letteralmente gettata alle ortiche anche se ampiamente alla portata. «Abbiamo fatto tutto noi – dice l’attaccante Gennaro Marasco – e questo brucia ancora di più, perché domenica scorsa, ma anche a Cava dè Tirreni, se in campo c’era una squadra che doveva vincere quella era sicuramente la Vibonese. Giochiamo bene, creiamo tanto, ma non produciamo a dovere ed al primo errore veniamo puniti. Un vero peccato, perché abbiamo affrontato due avversari alla nostra portata che, tra l’altro, sul campo abbiamo messo sotto».
Il centravanti rossoblù ribadisce quali sono i problemi: «E’ evidente che ci sono delle lacune di natura caratteriale. Le partite le facciamo noi, ma non riusciamo a chiuderle. Il gruppo, però, lavora duramente e si impegna al massimo. L’allenatore ci sta dando una grossa mano di aiuto, ci spiega tutto nel minimo dettaglio e ci dispiace anche per questo, poiché il grande lavoro del trainer e della squadra non si concretizza per come dovrebbe e per quanto meriteremmo».
Sullo sfondo la doppia terribile sfida con Messina e Cosenza. «Si tratta di due squadre costruite per vincere il campionato. Se, però, avessimo vinto le ultime due partite, ci saremmo presentati a queste gare con maggiore serenità. Avendole perdute, invece, dovremo dare il massimo e trasformare la rabbia in energia positiva, provando ad essere più concreti ed a stare maggiormente attenti. Allo stesso tempo non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, ma occorre reagire subito».