Drapia, il sindaco convoca tutti i consiglieri per…

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Lo stemma sulla facciata del palazzo municipale drapieseIl sindaco di Drapia Alessandro Porcelli ha convocato una riunione con tutti i consiglieri per domani pomeriggio, giovedì 11 ottobre, alle ore 16 presso la sede municipale. Come si legge nella comunicazione consegnata ai membri del civico consesso (prot. n. 5061), durante questo incontro si discuterà delle “problematiche insorte in ordine all’approvazione del nuovo Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale”. Può dirsi quindi accolta la proposta formulata dalla minoranza prima dell’ultimo Consiglio comunale, assise che avrebbe dovuto discutere il già citato Regolamento, fortemente criticato sia dal gruppo di opposizione che dall’ex vicesindaco Cosmo Vallone. La minoranza aveva appunto chiesto il rinvio del punto all’odg e proposto la trattazione del delicatissimo e importantissimo argomento in una commissione convocata appositamente. Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio aveva ricevuto una ferma contrarietà  perchè ritenuto a dir poco lesivo nei confronti della funzione di controllo esercitata dai consiglieri. Critiche al documento nei giorni scorsi sono state rivolte anche dal sottoscritto soprattutto per il fatto che il nuovo Regolamento contrasta con la libertà di espressione dei giornalisti.

L’augurio è che nel corso della riunione di domani venga stravolta la bozza portata all’attenzione dei consiglieri durante l’ultimo Consiglio perchè veramente improponibile e che chi l’ha proposta chieda almeno scusa a tutta la cittadinanza drapiese.

MarioVallone

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6 Replies to “Drapia, il sindaco convoca tutti i consiglieri per…

  1. La libertà è toccata, perchè è innegabile che si limità la facoltà di accesso agli atti ad ogni Consigliere, non ritengo però che vi sia pericolo di “sovvertimento reazionario di stampo fascista” – passatemi la battuta -.
    Tuttavia, a mio giudizio, quello che è di maggiore gravità (e spero che in tutto non vi sia stato dolo bensì colpa), è il fatto che il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale non sia promanato (cioè non sia stato fatto )da una commissione eletta in seno allo stesso Consiglio.
    Queste cose, amici, quando riguardano un organo sovrano quale il Consiglio, non possono essere scritte da funzionari o da altri soggetti estranei all’organo che si deve autoregolamentare, poichè questo avvilisce la dignità non soltanto delle persone fisiche che seggono nel Consiglio ma del Consiglio stesso, è questo è gravissimo.
    Vi porgo la mia personale esperienza: quando sono stato Consigliere d’opposizione nella Consiliatura guidata da Aurelio Rombolà, il Consiglio comunale elesse in pubblica seduta una commissione per la formulazione delle modifiche da apportare allo Statuto comunale, nel rispetto delle proporzioni tra maggioranza e minoranza e, per garanzia, la presidenza fu attribuita a me poichè d’opposizione.
    Pertanto, meditate e rispettate le forme quando queste sono sostanza.
    Oppure leggete i precedenti, il dubbio è segno di ingegno.
    Sempre in amicizia e mai con saccenza Vostro Pietro Naso, già Consigliere d’opposizione.

  2. Quando ho appreso del contenuto del regolamento che si voleva sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale del 28.09.2012 sono rimasto completamente di stucco e per un momento ho creduto di trovarmi su di un set cinematografico in cui si stava girando un film del mitico Cetto La Qualunque.
    E difatti solo la fantasia del geniale Antonio Albanese avrebbe potuto partorire norme regolamentari di tale portata (cazzu,cazzu io, io!!!)
    Comunque, sono certo che i consiglieri tutti avranno il buon senso di stralciare, dal suddetto regolamento, la parte in cui vengono posti limiti e forti condizionamenti al diritto di accesso degli stessi consiglieri agli atti del comune, nonché nella parte in cui il diritto di cronaca dei giornalisti viene rimesso alla discrezionalità dell’istituenda figura del Presidente del Consiglio.
    In caso contrario, per quanto mi riguarda, sono pronto ad oppormi con qualunque mezzo la legge consenta.

    Una chiosa sulla istituenda figura del Presidente del Consiglio.
    In tempi di spending review, di tagli al numero di consiglieri e di assessori, di soppressione di Enti territoriali e servizi di primaria importanza (Ospedali, tribunali e quant’altro)ed in tempi in cui migliaia di persone oggi giorno perdono il lavoro, francamente decidere di introdurre una nuova figura politico-istituzionale in un piccolo comune e della quale sino ad oggi si era fatto a meno, mi sembra, ad essere buoni, di cattivo gusto.
    Del resto i cittadini drapiesi fino ad oggi erano riusciti a vivere senza e sono quasi sicuro che pochi ne sentivano il bisogno.
    In realtà la figura del Presidente del Consiglio Comunale di Drapia (ex VV) serve solo a dare il “pennacchio” a qualche consigliere comunale insoddisfatto ed in cerca di un posto al sole.
    In bocca al lupo.
    Pino Rombolà

  3. Durante il consiglio comunale del 28 settembre ho voluto trattare, sia pure in modo fuggevole, le mostruosità contenute nella bozza di regolamento proposto, ma nei verbali oggi pubblicati sull’albo pretorio non vi è traccia di nulla di tutto ciò.
    Carissimi cittadini, confrontate i verbali e le registrazioni della seduta….

  4. non ho capito bene di che tipo di incontro si tratti. se il sindaco avesse voluto riunire tutto il consiglio non sarebbe stato opportuno ( ma lo dico da ignorante in materia) convocare un semplicissimo e brevissimo consiglio comunale? o si tratta già di un consiglio comunale senza convocazione (almeno sull’albo pretorio on line non c’è)? o si tratta, ancora, di una riunione di entrambi i gruppi consiliari dove si possono tutti “bisticciare” senza che nessuno li veda? illuminatemi, per cortesia.

  5. Ciao, si tratta della convocazione di una commissione ad hoc per concertare la bozza di regolamento che sarà portata in consiglio o almeno credo

  6. Visto che vi incontrerete, sfruttate l’occasione per programmare la convocazione di un Consiglio nel quale voterete l’elezione di una commissione consiliare per la redazione del regolamento del Consiglio comunale, il tutto nel rispetto delle proporzioni . . . . . e sul fatto che il regolamento per il funzionamento del Consiglio lo debba redigere lo stesso Consiglio – o una sua Commissione – non dovete cedere!!!!!!!!!
    Pietro Naso

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