Carissimi amici lettori, devo anzitutto porgere delle scuse.
Durante l’ultimo (movimentato) Consiglio comunale drapiese il sottoscritto ha sbagliato. Nel corso della discussione sono intervenuto nel dibattito e, giustamente, sono stato allontanato dall’aula. Ho mancato di rispetto a tutti i presenti, in particolare all’istituzione Consiglio comunale. Questo mi dispiace e mi scuso. Ho perso la testa. Ho perso la testa dopo aver udito delle bugie urlate in pubblico da parte di una delle massime autorità comunali. Non dovevo reagire intervenendo nella discussione perché questo non mi è permesso, ma anche i nostri amministratori dovrebbero evitare di dire falsità. Non entro nello specifico della polemica ma, come io ho fatto porgendo queste scuse, forse qualche altra persona dovrebbe avere l’umiltà e l’accortezza di fare altrettanto.
In basso trovate la registrazione delle fasi salienti del Consiglio, gentilmente concessaci dal movimento Impegno Sociale. Come sicuramente sapete già se avete letto la cronaca del civico consesso, la minoranza ha chiesto e ottenuto il rinvio di due importantissimi punti all’ordine del giorno: la modifica della statuto comunale e del regolamento per il funzionamento del Consiglio. I testi, così come presentati all’attenzione dei consiglieri erano un obbrobrio: una violazione dei più elementari principi alla base della democrazia. Molte norme erano state predisposte per ostacolare fortemente il ruolo di controllo dei consiglieri (forti e assurde limitazioni nell’accesso agli atti contrastanti con le sentenze e la dottrina prodotte in materia, oltre che con la prassi che è sempre prevalsa nel comune di Drapia). Altre norme erano lesive della libertà di stampa: anziché rimandare ad un apposito regolamento le registrazioni audio e video, come sta avvenendo da tutte le parti, si dava espressa facoltà al presidente del Consiglio di autorizzarle o non autorizzarle. In pratica, per svolgere al meglio il nostro lavoro, secondo chi ha stilato questo regolamento noi giornalisti avremmo dovuto chiedere il permesso al presidente del Consiglio e se questo ce lo avesse negato non avremmo potuto farlo. Mah.
Credo che a breve questi argomenti verranno riportati in Consiglio.
Mi auguro che la maggioranza non approvi questo “mostro”.
Gli amministratori fanno scelte che riguardano la collettività, decidono come vengono spesi i nostri soldi; ed consiglieri devono essere messi in condizione di controllare come questo avviene, così come garantito dalla normativa vigente. Pure la stampa, che ha il compito di informare la cittadinanza e di controllare anch’essa l’operato degli amministratori, deve essere lasciata libera di fare il proprio lavoro. Chi agisce in modo trasparente, non dovrebbe avere nulla da nascondere…
MarioVallone
FILE AUDIO CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 SETTEMBRE 2012
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