E’ stato un Consiglio comunale infuocato quello di venerdì scorso, seduta che ha registrato uno scontro tra l’ex vicesindaco Cosmo Vallone da un parte e il sindaco Alessandro Porcelli ed i suoi assessori dall’altra. La riunione si è aperta con la lettura di un documento da parte del consigliere di opposizione Maria Carone, compilato a nome del suo raggruppamento (assenti gli altri tre consiglieri di minoranza del gruppo: Pasquale Pugliese, Mimma Vallone e Peppe Bagnato). In questo scritto si chiedeva il rinvio di due punti, la modifica dello statuto comunale e del regolamento per il funzionamento del Consiglio, perché temi importantissimi da affrontare in una seduta apposita alla quale avrebbero potuto prendere parte anche gli altri consiglieri. Maria Carone, nel suggerire tramite lo stesso documento l’istituzione di una commissione per predisporre il nuovo regolamento, si è poi allontanata dall’aula. La richiesta è stata accolta dal sindaco, il quale ha ritenuto opportuno confrontarsi con la minoranza su modifiche così importanti per il futuro del comune da lui amministrato. Ma vi è stata comunque una breve discussione sui due punti perché Cosmo Vallone ha voluto specificare che questi due atti, se fossero stati approvati, avrebbero messo a serio rischio la democrazia nel comune di Drapia. “Per quanto riguarda l’accesso agli atti si è confuso il ruolo del consigliere- ha tuonato Vallone- con quello dei comuni cittadini”. In pratica, nella proposta di approvazione rinviata ad una futura seduta venivano indicati tempi lunghi di rilascio dei documenti richiesti dai consiglieri, in contrasto con circolari, dottrina e sentenze prodotte in materia, e altre lungaggini burocratiche mai finora verificatisi nella prassi del comune di Drapia. “E’ un regolamento proposto contro di me-ha aggiunto Vallone- perché viene fuori dopo che io ho richiesto documenti negli ultimi tempi. Mi è stato anche detto, di recente, che avrebbero reso la mia funzione di controllo molto più difficile e stanno cercando di fare proprio questo”. Accuse gravi e pesanti quelle dell’ex vicesindaco, il quale ha espresso la sua contrarietà anche ad una norma contenuta nel regolamento del Consiglio che avrebbe leso fortemente la libertà di stampa (anziché rimandare ad uno specifico regolamento la disciplina delle registrazioni audio e delle riprese video che i giornalisti talvolta fanno per espletare al meglio il loro lavoro, si dava facoltà al presidente del Consiglio di autorizzare o non autorizzare i giornalisti a fare, praticamente, il nostro lavoro così come garantito dal diritto di cronaca e dal diritto ad essere informati).
Il dibattito si è di nuovo infiammato (anzi, è esploso) durante la discussione di uno dei punti successivi portati all’attenzione del civico consesso, e cioè l’adeguamento di un regolamento ad una legge nazionale, regolamento avente ad oggetto l’affidamento di servizi. Secondo Vallone questa modifica è stata portata con notevole ritardo in consiglio, anche per sua negligenza, e per tale ragione ha chiesto scusa. Sulla questione Vallone ha anche presentato un’istanza che riceverà risposta dagli amministratori, ma il consigliere ha voluto comunque ribadire che la gravità sta nel fatto che il tecnico comunale, nell’assegnazione di lavori per decine e decine di migliaia di euro, ha modificato delle soglie, cosa che solo il Consiglio poteva fare e che sta facendo con notevole ritardo (in pratica, dopo che i lavori sono stati assegnati). Vallone si è scontrato con il sindaco Porcelli, con l’attuale vicesindaco Peppe Carlino e con l’assessore esterno Vincenzo Loiacono (il quale, va ricordato a chi giustamente allontana chi si permette di intervenire in Consiglio, avrebbe potuto esprimersi solo chiedendo il permesso o se fosse stato interpellato, e solo su questioni attinenti alle sue materie, ma che invece è intervenuto quando ha voluto, cosa che possono fare solo i consiglieri). Gli amministratori hanno respinto le accuse lanciate da Vallone, ribadendo che la loro azione è stata sempre trasparente e l’azione del tecnico, il quale ha seguito le loro indicazioni, è stata intelligente e volta a portare avanti le opere di cui il comune ha bisogno. Porcelli ha chiesto all’ex vicesindaco il motivo di questa sua crescente e continua avversione alle decisioni della maggioranza, ribadendo che non comprende la posizione polemica che Vallone ha assunto da diversi mesi. “Il consigliere, come dice la parola stessa- ha ribadito Vallone- consiglia e deve essere coinvolto dalla maggioranza, non il contrario. Ed io, negli ultimi nove mesi, non sono stato mai interpellato e considerato nelle decisioni della giunta, nonostante sia stato il primo degli eletti”. Successivamente è stata discussa molto brevemente l’approvazione del riequilibrio di bilancio con l’astensione di Vallone. L’assessore al ramo, Matteo Mazzitelli, ha tenuto a tranquillizzare circa la tenuta delle casse comunali drapiesi. La seduta consiliare ha registrato anche l’approvazione di altri puntinche non hanno prodotto alcuna discussione: approvazione regolamento noleggio con conducente, istituzione consiglio comunale baby, servizio tesoreria.
MarioVallone
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