Brattirò è in festa per omaggiare i Santi Medici Cosma e Damiano. Una ricorrenza tanto rinomata quanto antica e sentita che ogni anno richiama in paese migliaia di pellegrini e di fedeli provenienti da tutta la nostra provincia e non solo. I festeggiamenti sono iniziati ieri e si concluderanno domani; tre giorni in cui verrà riproposto una sorta di “copione” rimasto praticamente immutato da tantissimo tempo. Per organizzare la festa da tre mesi è al lavoro un apposito comitato composta da cittadini di Brattirò (il programma religioso è curato da don Sergio Meligrana il quale, nel complesso, ha cercato di intensificare le celebrazioni anche durante la Novena). Durante la giornata di ieri si è svolta la consueta fiera e i tradizionali giochi per bambini, mentre oggi, oltre alla riproposizione della sfilza chilometrica di bancarelle posizionate tra le luminarie, si assisterà alla “Notte dei Giganti”: sfileranno per le vie del paese, a partire dalle 21:30, numerose coppie di Giganti accompagnate dal frastornante suono dei tamburi, un intrattenimento per i bambini ma che piacerà anche agli adulti. Domani è il grande giorno, quello in cui ricorre il Martirio di Cosma e Damiano (in effetti per la Chiesa il martirio avvenne il 26 settembre, ma in questi luoghi la festa è stata celebrata sempre il 27). Le celebrazioni religiose prevedono la Santa Messa all’aperto officiata dal parroco don Sergio Meligrana, animata dal coro parrocchiale “Don Giuseppe Furchì” (panegirico di don Giuseppe Gagliano). A seguire la processione con la statua dei due Martiri portata a spalla per le vie di Brattirò, accompagnata dal suono della banda. Sarà come sempre emozionate l’uscita della sacra raffigurazione sul sagrato della chiesa alle 10:30 con il solito, possente, spettacolo pirotecnico. Nel pomeriggio, sempre di domani, è in programma l’asta votiva dei dolci e di altri oggetti, offerti ai santi come ex voto. Alle 22 in piazza Saladino si esibirà la nota band milanese soprannominata Le Vibrazioni, da quasi 10 anni tra le migliori del panorama musicale italiano. A fine concerto vi saranno i coloratissimi e interminabili fuochi artificiali della ditta Bruscella di Modugno (Ba) che da anni riceve l’incarico di predisporre i botti per la festa brattiroese. Per i giovani, inoltre, in questi tre giorni è attivo un fantastico Luna Park che richiama in paese molti ragazzi del circondario, i quali, a dimostrazione di quanto sia importante questa festa, non vanno a scuola durante lo svolgimento dei festeggiamenti.
Il culto verso i Santi Medici è stato portato in questi luoghi molto anticamente dai monaci basiliani, i quali avevano creato un insediamento con ogni probabilità all’entrata del paese dove oggi sorge una chiesetta dedicata proprio ai Santi Cosma e Damiano (l’edificio religioso, risalente ad inizio novecento, ingloba una cappella del 1500). Fino a fine ottocento la festa settembrina si svolgeva proprio in prossimità di questo luogo di culto tanto caro ai brattiroesi, soprannominato “cresiolea i santi Cocimeu”, che custodisce un prezioso quadro raffigurante i Santi Medici. Successivamente, dopo l’acquisto delle due bellissime statue dei Martiri, la festa è stata “spostata” presso la chiesa madre, situata nel centro storico del paese (alle statue è stato riservato un apposito altare in una navata della chiesa). Pur non essendo i patroni di Brattirò (il patrono del paese è San Pietro), i Santi Medici sono entrati veramente nel cuore di generazioni di brattiroesi e rappresentano l’essenza della cultura di questo popolo (una festa, in questi giorni, si svolge anche a Buenos Aires, organizzata da un’associazione di “brattiroesi argentini”). Qui a Brattirò è conservata anche una reliquia dei fratelli Martiri: un brandello del loro mantello esposto in questi giorni alla venerazione dei fedeli. Su questo culto e questa tradizione due anni fa il regista di Tropea Enzo Carone ha anche girato un documentario, opera che ha riscosso notevoli apprezzamenti, e che è disponibile in dvd.
MarioVallone
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