Si è riunito nel pomeriggio di martedì a palazzo Sant’Anna a Tropea il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a seguito degli ultimi episodi criminosi che hanno colpito il territorio di Tropea.
Un segnale forte, quello di riunire il comitato per l’ordine e la sicurezza proprio a Tropea, per fare il punto di una situazione che desta sempre più preoccupazione e che abbraccia tutto il vibonese, risparmiando pochi o nessun comune del territorio provinciale, tutti oggetti di un escalation criminale che non si sa più quando è iniziata e sembra quasi senza fine.
«Il comitato si è riunito- ha affermato il prefetto – per ascoltare i rappresentanti delle istituzioni e per avere un quadro generale di come la dinamica di questi episodi si inserisce nel tessuto di questa comunità». Tuttavia «lo spaccato che ne è emerso – ha aggiunto il prefetto Di Bari – è positivo. La popolazione non ha la percezione di sentirsi insicura grazie alla presenza massiccia delle forze di polizia presenti sul territorio che contribuiscono a fare aumentare il senso di sicurezza nella città». Oltre all’impegno per intensificare i controlli, il prefetto ha poi assicurato la promozione di «una serie di iniziative ha detto – con le scuole e le parrocchie basate sul tema della legalità e incentrate sull’idea che la criminalità non può prevaricare sul bene. Servono azioni educative – ha aggiunto – che accompagnino la comunità verso la sicurezza». Allo stesso tempo «serve qualcosa di più forte, un’idea progettuale – ha continuato – che raccolga le forze migliori di questo territorio secondo una forza educativa tale che possa cambiare in meglio questa società».
«La nostra è una comunità – ha continuato il prefetto – che come tutti i territori del vibonese desta vivissima preoccupazione. Ma, d’altra parte, lo Stato c’è, funziona e testimonia giorno dopo giorno il suo impegno».
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