RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO. Non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni sull’incontro avuto il 4 c.m. con l’amministrazione comunale di Drapia, a cui va il nostro grazie per aver tentato di dialogare con la cittadinanza, anche se non ci è piaciuto il tono aggressivo con cui il Sindaco ha messo a tacere un interlocutore dicendogli che, se avesse parlato avrebbe fatto una brutta figura.
Noi crediamo che in una società democratica anche gli “umili” abbiano diritto di parola e non solo i titolati o le persone di alto rango.
Siamo d’accordo con l’assessore Mazzitelli che non è facile amministrare – oggi più che ieri – ma non sul fatto che non si possano fare critiche al “modo di amministrare” se non lo si condivide, al modo di amministrare, sia ben chiaro, e non alle persone nella loro individualità, per le quali abbiamo il massimo rispetto.
Prendiamo atto di quanto l’amministrazione ha fatto per tentare di risolvere il problema del dissesto idrogeologico sul torrente Burmaria S.P. 18, ma ribadiamo che, visto che ci stiamo avviando verso il terzo inverno consecutivo, e la situazione da critica si sta facendo tragica, pensiamo che sia il caso di trovare altre forme di azione o di protesta per sbloccarla, e quando si chiede espressamente: “se questa situazione dovesse sbloccarsi, poniamo fra tre anni, e qualcuno nel frattempo dovesse lasciarci la pelle?” non può il primo cittadino rispondere che lui tra tre anni non ci sarà (come amministratore s’intende).
Non ci sembra una risposta consona ed accettabile.
L’intento di quest’incontro non era quello di conoscere i progetti realizzati o da realizzare nel TERRITORIO COMUNALE DI DRAPIA, ma sapere quali sono i programmi ed i progetti realizzati o da realizzare nel PAESE DI DRAPIA.
È rimasta senza risposta la domanda posta per ben due volte su dove inizia e dove finisce, nella mente di questa amministrazione DRAPIA PAESE.
Prendiamo atto con piacere di quanto è stato fatto nel comprensorio, ma prendiamo anche atto, con sommo dispiacere, e la maggior parte della popolazione se ne lamenta, che a Drapia paese in oltre tre anni nulla è stato fatto.
Ritornando alla questione della spartizione dei fondi di bilancio più mutuo con la Cassa DD. PP. tra le tre frazioni, escluso Drapia, non si sa come interpretare la “battuta” che il Sindaco ha detto di aver formulato durante il Consiglio Comunale del 30 giugno scorso, e che ha ribadito durante l’incontro tenutosi a Drapia: “Oh, ci siamo dimenticata una frazione!” e la cosa è finita lì.
Può un sindaco “dimenticare” di amministrare quattro paesi e non tre? Ci auguriamo si sia trattato di una “battuta spiritosa”, altrimenti la cosa ci lascia – a dir poco – allibiti.
Non possiamo tra l’altro accettare la giustificazione di essere stati esclusi per aver ottenuto la somma di 700mila euro – tra l’altro ancora oggi non spendibili – per la messa in sicurezza della frana, perché in questo caso trattasi, come già detto e ripetuto, di una calamità naturale su una strada provinciale, mentre gli importi a disposizione delle casse comunali dovrebbero interessare il Comune nella sua totalità.
Nelle frazioni sono state realizzate e si realizzeranno opere mediante i finanziamenti ottenuti da enti superiori, tuttavia esse non sono state escluse dall’accesso ai fondi comunali. Per Drapia non è stato così.
Una puntualizzazione ancora. Il 6 agosto 2012 su www.vibonesiamo.it, l’ex vicesindaco Vallone, a proposito della spartizione delle somme suddette scrive: “si è voluto procedere con la logica dell’1 x 3 (più Drapia in attesa delle graduatorie della legge 24)”, ma su C. O. di giovedì 6 settembre, in un articolo a firma della giornalista Annalisa Fusca, leggiamo che due importanti finanziamenti ottenuti grazie alla legge 24, il primo pari a circa 300mila euro interesserà un percorso che consentirà di collegare la fiumara di Caria e Brattirò, ed il secondo di 210mila euro il lotto della scuola primaria e secondaria di Caria.
Ma Drapia non era in attesa delle graduatorie della legge 24?
Ci è stato detto che si deve dare fiducia, ma la fiducia bisogna sapersela conquistare.
Sul fatto poi che su Drapia dovrebbe piovere una gragnuola di soldi, (paese privilegiato Drapia, considerata la congiuntura economica che stiamo vivendo, specie al Sud) tanti da far vergognare l’assessore Mazzitelli per quel molto di più che lo stesso ha avuto rispetto alle frazioni, restiamo in paziente attesa che questi soldi diano i loro frutti, e visto che sono così tanti, sicuramente in meno di due anni Drapia sarà trasformato, anzi rivoluzionato.
In questo caso sì, l’amministrazione avrà avuto davvero la bacchetta magica!
Quando tutto ciò sarà visibile agli occhi di tutti, la nostra fiducia sarà riconquistata, e se il Signore ci darà vita, saremo i primi a congratularci ed a formulare quel “grazie di cuore” che finora non abbiamo potuto dire.
Questo tentativo di chiarirci le idee, altro non ci è sembrato che un faticoso arrampicarsi sugli specchi, comunque un “sentito buon lavoro ad un’amministrazione così operosa”, che è riuscita ad intimorire i più deboli, meritandosi – in un molto arcaico dialetto – un epiteto che qui si preferisce non riportare.
Maria Domenica Ruffa
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