Con la chiusura di Italcementi si ripropone in modo forte il tema del futuro dell’area industriale vibonese e della ripresa economica e produttiva del territorio.
Partendo da quest’analisi, nel corso del vertice di venerdì in Prefettura, fortemente voluto dal prefetto Di Bari, in cui tutte le istituzioni si sono riunite attorno a un tavolo, è stata rimarcata la necessità di trovare in tempi certi soluzioni concrete e fattive volte a garantire continuità occupazionale ai lavoratori della cementeria di Vibo Marina e sviluppo della realtà locale.
La proposta della vice presidente della Giunta regionale Antonella Stasi, di istituire un’area economica speciale per accedere a sgravi fiscali e contributi, ha trovato il consenso di tutti i partecipanti che hanno concordato sulla necessità di tenere in piedi un tavolo tecnico permanente che costruisca con la partecipazione di politici, sindacati e lavoratori un percorso sinergico e fattivo.
La provincia di Vibo Valentia conta già circa 2mila i disoccupati, tra cassintegrati e dipendenti in mobilità, e il numero,considerata la vertenza in corso, è in crescita esponenziale. Un aspetto che per il prefetto Michele di Bari non è di poco conto e che deve spingere tutte le parti sociali ad avviare una riflessione seria, volta ad escogitare un percorso strategico che argini il fenomeno.
«Il tavolo di concertazione avviato – ha detto il prefetto che continua a spendersi con impegno e abnegazione per la tutela del territorio – deve creare in tempi certi condizioni concrete di revisione dell’area industriale, in modo da assicurare un lavoro stabile agli interessati».
I presenti al tavolo, tutti in sintonia con il Prefetto, si sono dati appuntamento a venerdì 21 settembre, data nella quale si spera che il pacchetto sviluppo possa essere pronto o vicino alla sua stesura finale.
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