Dopo oltre una settimana di silenzio in cui è stato tirato in ballo dalle forze politiche di maggioranza e dove non sono state risparmiate frecciate e polemiche, prende la parola anche Domenico Laria, ex sindaco di Ricadi, per dire la sua in merito ad una vera e propria bagarre politica innescatasi a metà del mese di agosto e forse ancora lontana dalla sua conclusione. Pur cercando di <stare lontano da polemiche e continue accuse – afferma infatti Laria – che negli ultimi mesi stanno tenendo alta la tensione amministrativa e molto bassa l’immagine di un territorio che meriterebbe ben altra attenzione> e specificando come <non risponderò più ad altre illazioni o accuse che il sindaco o il Pd locale vorranno indirizzare alla mia persona>, Laria intende rispondere alle affermazioni del primo cittadino Pino Giuliano e a quelle più recenti del gruppo del Pd, rappresentati in consiglio dal gruppo Ricadi Libera, apparse entrambe sulla stampa durante una lunga diatriba tra la maggioranza e il consigliere Franco Saragò. <Purtroppo il sindaco Giuliano – dichiara l’ex sindaco – quando perde la testa non sa quello che dice e offende a dismisura chiunque>. Nel mirino di Laria il primo scorcio della legislatura guidata dall’attuale sindaco, <partito con una vittoria schiacciante, segno che l’elettorato ha condiviso uomini e programmi>. Ma a distanza di un anno, sottolinea come il primo cittadino si ritrovi <con quattro consiglieri su otto all’opposizione e, guarda caso – incalza – i quattro consiglieri passati all’opposizione sono giusto quelli che hanno ottenuto la maggioranza dei consensi della lista capeggiata da Giuliano. Se ciò è avvenuto qualcosa che non va esiste>. Non le manda a dire Laria, per restituire i colpi che lo hanno giocoforza compreso nella trafila di botta e risposta tra Saragò, il primo cittadino e il Pd ricadese. Chiede chiarimenti l’ex sindaco, soprattutto riguardo la crisi di governo del novembre scorso e il rimpasto della giunta, avanzando un’idea che aveva tenuto banco in quel periodo. <Vuole il sindaco – continua infatti – spiegare a tutti i suoi sostenitori ed elettori e a tutti i cittadini ricadesi il motivo di quanto successo oppure è un segreto, oppure a quanto si vocifera c’era un accordo pre-elettorale con qualche elemento che oggi assicura la maggioranza?>. Non risparmia neanche il Pd ricadese l’ex sindaco Laria, secondo il quale <gli amici del Pd conoscono bene il salto della quaglia. Dove sono finiti – continua – la “cupola” e i “comitati d’affari” della campagna elettorale? Vi eravate sbagliati oppure oggi ne fate parte integrante?>. E l’affondo prosegue contestando il metodo amministrativo della giunta Giuliano, che per Laria non ha portato fino ad ora a grandi risultati. <Sa, signor sindaco, quando si scaricano le colpe sugli altri lo si fa perché incapaci a trovare soluzioni ai problemi. Lo dimostra il continuo girotondo di tecnici ed esperti esterni, di segretari comunali, di proclami, di aumenti delle tariffe (parcheggi), di resoconti per promesse elettorali, di alcuni atti illegittimi. E visto che secondo lei sarebbero da imputare a me tutti i danni di questo ente la prego di elencarli, mentre io – aggiunge – elencherò i suoi, dalla differenziata che è stata il suo vero fallimento alla mancanza d’acqua, alla mancata pulizia di molte aree comunali, alla sporcizia di alcune spiagge, all’occupazione abusiva degli arenili nonostante il piano spiaggia già adottato dalla mia amministrazione, all’edilizia bloccata per mancanza di adozione della delibera comunale per il blocco delle aree in attesa del piano regolatore>. Indire un’assemblea pubblica. Questo l’invito di Domenico Laria al sindaco Giuliano per un confronto in cui siano proprio i cittadini a dire la loro. Chissà se il primo cittadino accetterà la sfida.
Viviana Mazzocca