26/08/12. RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO. La calura di questi giorni o l’impegno amministrativo saranno probabilmente alla base della confusione in cui si trova il sindaco Giuliano a meno che non si tratti dell’ormai consolidato atteggiamento finalizzato lucidamente a creare confusione nel tentativo di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi.
Non corrisponde assolutamente al vero che il sottoscritto abbia attribuito esclusivamente la responsabilità della inefficiente depurazione a questa amministrazione, anzi dalle mie dichiarazioni apparse giorni fa sulla stampa, si evince con inequivocabile chiarezza che i dati raccolti da Goletta Verde hanno confermato le criticità già denunciate in passato a testimonianza che nessuna inversione di tendenza significativa è stata registrata. Dovrebbe sapere Giuliano, come certamente sa e come è notorio a tutti, che da svariati anni, in maniera coerente, assieme al locale Circolo di Legambiente, mi occupo delle condizioni di salute del mare e del territorio. Da anni con coraggio denunciamo gli scempi perpetrati sul territorio soprattutto in prossimità della costa, dei quali Giuliano dovrebbe essere ben informato, indicando pubblicamente fatti, circostanze e responsabilità.
Ciò è testimoniato da una interminabile sequela di articoli di stampa, relazioni, interventi e proposte rese in convegni pubblici e nei Consigli comunali, per citarne uno a caso la presentazione del Rapporto Ecomafia di Legambiente avvenuta, come ricorderà, nella sala consiliare di Ricadi alla presenza di tutte le più alte cariche della magistratura e delle forze dell’ordine. Anche in quella occasione la mia coerenza e la mia chiarezza è stata evidente. Dica invece Giuliano quali sono le sue azioni concrete a tutela del territorio, quali denunce ha presentato nella sua veste di sindaco oggi e da cittadino prima per fermare gli scempi a Ricadi, cosa ha fatto per impedire che si costruisse fin sulla battigia. Pur non volendo alimentare ulteriori inutili polemiche come invece vuole fare Giuliano e la sua amministrazione nell’ulteriore tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto e di scaricare la responsabilità su altri, è doveroso ricordargli, come è a tutti noto, che l’elezione dell’amministrazione Laria, che oggi inspiegabilmente demonizza, è frutto del suo attivismo che di quella lista è stato uno dei principali ideatori e sostenitori.
D’altronde lo stesso Giuliano e i consiglieri del gruppo Ricadi Libera di Tripodi e Mirabello ricorderanno bene come nell’ultimo scorcio di legislatura che precedette la conferma di Laria, Giuliano da consigliere d’opposizione, in contrapposizione al suo gruppo d’appartenenza, votò vari provvedimenti a sostegno della maggioranza, molti dei quali riguardanti autorizzazioni in deroga allo strumento urbanistico. E’ sicuramente un caso che tra le varianti approvate in quel periodo, una riguardasse proprio le attività economiche di Giuliano. Sempre a proposito di piroette giova ricordare al sindaco, che fino a poco tempo fa era un attivista di sinistra, mentre oggi è un esponente della destra sostenuto dal locale circolo del PD e che tenta di apparire come nuovo alla politica che egli vince le elezioni in quanto espressione di quel gruppo di potere politico che da oltre trent’anni gestisce il Comune di Ricadi. Farebbe bene invece Giuliano a spiegare ai cittadini i motivi per i quali ben quattro consiglieri di maggioranza lo hanno abbandonato e quale sia il collante che lega la sua amministrazione al gruppo Ricadi Libera di Tripodi, Mirabello e De Carlo atteso che in campagna elettorale questi ultimi costantemente e pubblicamente hanno definito la sua lista “un comitato d’affari”. Spieghino Giuliano ed il gruppo Ricadi Libera dove sta la coerenza.
Per quanto riguarda la mia coerenza certamente non posso accettare critiche proprio da Giuliano e dai suoi collaboratori, basta leggere, per chi non ci conosce, la storia antica e recente del nostro territorio per rendersi conto di come stanno le cose e che l’onestà intellettuale ed il rispetto per gli altri non albergano certo nella testa del Sindaco. Prenda esempio invece da Laria, il quale da Sindaco accettava in modo civile e costruttivo le analisi di Goletta Verde accogliendone le proposte. Si prodighi a risolvere con un pizzico di umiltà i tanti problemi che danneggiano l’immagine del territorio; elimini, evitando di nascondere goffamente la realtà, le cause che determinano gli evidenti flussi di liquami che si riversano in mare come denunciato anche dai tanti turisti che vanno via indignati; realizzi i servizi annunciati in campagna elettorale e che nessuno ha ancora visto; salvaguardi il territorio dai continui saccheggi e ne tuteli concretamente l’economia turistica che oggi annaspa non solo per la congiuntura economica e soprattutto costruisca un comune vivibile per i residenti”.
Franco Saragò
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