01/08/12. Le splendide spiagge del Comune di Ricadi, la cui fruibilità è già penalizzata a causa dei limitati accessi pubblici, in molti casi, per le persone diversamente abili, sono addirittura una chimera. Non è raro, purtroppo, dover registrare che molti disabili devono fare ricorso alla sensibilità e alla disponibilità di bagnanti e cittadini per essere trasportati fin sotto l’ombrellone. Una situazione questa che, a parere del consigliere Franco Saragò, del gruppo Il Girasole, è lesiva della dignità e della sensibilità di quanti, per problemi fisici e a causa delle barriere architettoniche esistenti, sono impossibilitati ad accedere in spiaggia in autonomia e sicurezza e che rappresenta una pessima immagine per il territorio.
Da un sopralluogo presso gli accessi a mare comunali emerge che in molti di questi non risultano essere presenti accessi per diversamente abili e che anche laddove sono esistenti rampe ad essi dedicati, le stesse non risultano essere adeguatamente raccordate con la spiaggia impedendo, di fatto, il transito ai portatori di handicap ed in particolar modo a quanti devono ricorrere all’ausilio delle carrozzine. E’ evidente, poi, che sulle spiagge pubbliche, vi è l’assoluta mancanza di passerelle, idonee a garantire il passaggio di quanti hanno problemi di deambulazione e devono ricorrere all’ausilio di idonei supporti strumentali. Alcuni di questi accessi rappresentano, per le precarie condizioni in cui versano, un pericolo anche per la generalità dei bagnanti, ciò anche per l’assenza di ringhiere e barriere di protezione idonee che, come ad esempio è riscontrabile in località Baia di Riaci, mette in luce una condizione di estremo degrado che non si limita alle sole rampe ma all’intero contesto.
Una condizione inaccettabile per un territorio di pregio, quale quello ricadese, che ha spinto il consigliere Saragò a presentare una puntuale interrogazione, indirizzata al Sindaco e all’assessore al Turismo, attraverso la quale oltre a denunciare i vari disservizi riscontrati pone vari quesiti di ordine gestionale e sociale. In particolare, tra l’altro, viene chiesto per quali motivi l’amministrazione, atteso che è in carica, oramai da due stagioni turistiche, non ha ritenuto di procedere per tempo ad adeguare gli accessi pubblici e le spiagge alle esigenze dei diversamente abili per come previsto dalla normativa vigente e se le strutture di balneazione presenti sul territorio comunale, per quanto attiene la visitabilità e l’effettiva possibilità di accesso al mare, siano conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 104/1992. Lo stesso Saragò, chiede ai destinatari della nota se non ritengono quanto sopra lesivo della dignità e della sensibilità di quanti sono impossibilitati ad eccedere alla spiaggia in autonomia e sicurezza e un danno all’immagine del territorio.
Le condizioni generali degli accessi e le barriere architettoniche esistenti, sempre secondo Saragò, evidenziano come i programmi elettorali delle due liste, oggi alla guida del comune, si sono rivelati sterili proclami e che le continue esternazioni a mezzo stampa sulla positività dell’azione amministrativa sono un lucido tentativo di offuscare l’amara realtà.
ECCO L’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE FRANCO SARAGO’
Al Sig. Sindaco del
Comune di Ricadi
All’Assessore al Turismo del
Comune di Ricadi
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta in ordine alla difficoltà di accesso per i disabili alle spiagge pubbliche.
Il sottoscritto Francesco Saragò, in qualità di consigliere comunale appartenente al gruppo “Il Girasole”,
premesso:
che in gran parte degli accessi a mare pubblici non risultano essere presenti accessi per diversamente abili;
che anche laddove sono esistenti rampe per disabili le stesse non risultano essere adeguatamente raccordate con la spiaggia impedendo, di fatto, l’accesso ai portatori di handicap ed in particolar modo a quanti devono ricorrere all’ausilio delle carrozzelle;
che, sulle spiagge, vi è l’assoluta mancanza di percorsi idonei a garantire il passaggio di quanti hanno problemi di deambulazione e devono ricorrere all’ausilio di idonei supporti strumentali (carrozzelle, stampelle, etc);
che alcuni diversamente abili, per poter accedere alle spiagge devono ricorrere all’aiuto dei bagnanti presenti mentre altri, meno fortunati, loro malgrado, sono costretti a rinunciare;
che alcuni accessi a mare rappresentano, per le precarie condizioni, un pericolo anche per la generalità dei bagnanti, in particolare si segnala in località Baia di Riaci la pericolosità dell’accesso in prossimità allo “Scoglio Grande” privo di ringhiera e di barriere di protezione. In detto accesso, da giorni, un turista disabile deve essere trasportato quotidianamente sulla spiaggia;
che l’ente negli anni scorsi si era dotato di passerelle per disabili.
Tanto premesso, si chiede alle SS. VV:
se non ritengono quanto sopra lesivo della dignità e della sensibilità di quanti sono impossibilitati ad eccedere in spiaggia in autonomia e sicurezza e un danno all’immagine del territorio;
per quali motivi non si è proceduto per tempo ad adeguare gli accessi pubblici e le spiagge che ne risultano sprovvisti alle esigenze dei diversamente abili per come previsto dalla normativa vigente;
se le strutture di balneazione presenti sul territorio comunale per quanto attiene la visitabilità e l’effettiva possibilità di accesso al mare da parte delle persone diversamente abili siano conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 104/1992;
se non ritengono necessario mettere in sicurezza tutti gli accessi affinché non rappresentino un pericolo per la generalità dei bagnanti;
se l’ente è ancora in possesso delle passerelle e in tal caso quali motivi ne hanno impedito l’utilizzo.
In attesa di un Vostro riscontro scritto, porge distinti saluti.
Commenti
comments