La festa di Santa Marina a San Giovanni di Zambrone

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15/07/12. La necessità aguzza l’ingegno; in tempi di crisi una regola aurea inderogabile. E così, nelle limitate risorse raccolte per la festa in devozione di santa Marina Vergine, patrona della frazione San Giovanni, hanno trovato spazio la cultura, l’arte, l’intrattenimento, la storia locale. Merito anche della guida spirituale dei sangiovannesi, don Pasquale Sposaro. La programmazione ha registrato diversi momenti. Il 21 dicembre nel salone parrocchiale si è svolta la mostra dedicata ai momenti religiosi della comunità nel Novecento.

Lo scorso 18 giugno il convegno d’approfondimento sulla “Calabria bizantina: il Poro” che ha avuto quale relatore d’eccezione il professore Ulderigo Nisticò. Il 7 luglio, serata dedicata ai bambini. Domenica 15, si svolgerà l’estemporanea d’arte, dal titolo: “Devozione per santa Marina: colori in libertà”. Il 16, alle ore ventidue, nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo sarà la volta di don Giosy Cento, previsto, almeno per una canzone, il coinvolgimento del coro parrocchiale. Il sacerdote é noto in tutto il mondo per le sue canzoni di matrice cristiana. Ne ha scritto circa 700 ed ha tenuto oltre 1600 concerti. Lui stesso, in un’intervista, ha precisato che ama sentirsi definire «il prete che canta». Molte sue canzoni sono tradotte in inglese e spagnolo. Emblematica, la sua capacità di dialogo col pubblico, specie con i giovani. Don Giosy canta i valori cristiani con un’intensità e una naturalezza calamitante, non è casuale che non ci sia angolo d’Italia (e non solo) in cui non registri la presenza di suoi estimatori.

Il reverendo, nelle sue canzoni, spesso dà voce ai drammi laceranti della contemporaneità, per poi offrire un’ancora di salvezza che é sempre profondamente radicata nei valori proposti dal Vangelo. Il 17, giornata dedicata a santa Marina di Bitinia, aprirà la serata un complesso calabrese, “Senza tempo live band” (che s’ispira al celebre gruppo “La Mente di Tetsuya”), titolo dello spettacolo “La vita è bella”, incentrato su canzoni degli anni 70 e 80. A seguire Otello Profazio, un’icona della musica popolare calabrese. Il cantastorie, nativo a Rende e reggino di adozione è conosciuto in tutto il mondo per le sue ricerche sulla storia e sulla cultura calabrese. Personalità carismatica, propone un repertorio saldamente e profondamente radicato nella coscienza collettiva regionale. La sua fortuna artistica fu casuale. Nel 1953, infatti, arrivò al Teatro Comunale di Reggio Calabria “Il microfono è vostro”, trasmissione radiofonica itinerante condotta da Nunzio Filocamo. Profazio era presente perché doveva cantare con i compagni liceali un pezzo goliardico, senonché, nell’intervallo, iniziò a canticchiare “U ciucciu”. Nunzio Filocamo s’innamorò del pezzo e lo proiettò in una dimensione artistica nazionale. Otello Profazio non ha mai rinunciato a raccontare la Calabria e i Calabresi con gli strumenti della verità e dell’ironia. Senza per questo sottacere drammi e ingiustizie e senza mai cambiare il suo originale stile, fondato sulla cultura e sulla ricerca. Sua la (ri)scoperta di brani popolari riproposti da molti gruppi, quali ad esempio “Stornelli d’amuri” (da molti conosciuta in chiave contemporanea col nome di “Spagna”). Durante il suo concerto, verrà proiettata una rassegna fotografica dal titolo: “San Giovanni e Sangiovannesi, ricordi e immagini in foto”, un modo per rievocare momenti, volti e personaggi della piccola frazione zambronese, nel suo trascorso secolo di vita. Un progetto di festa patronale che pone quale suo fulcro la religiosità e il radicato senso della fede cristiana, senza mai rinunciare all’amore per la tradizione; il tutto inquadrato in una cornice di fiorente umanità.

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora il 14 luglio 2012, p. 27

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