08/07/12. Rimane ben poco oggi dell’antico monastero di San Sergio e San Bacco, costruito nel 700 nella vallata tra Drapia e Tropea e distrutto definitivamente dal terremoto del 1783. Rimane solo qualche pilastro, dei quadri custoditi nella chiesa di Drapia assieme a una statua di San Sergio, e un prezioso tabernacolo conservato nella chiesa della Trasfigurazione di Caria.
Questo sito era stato quasi dimenticato e molti, nel circondario di Drapia-Tropea, non erano neppure a conoscenza dell’affascinante storia di questo luogo. Gabriella Perucchini, musicista che passa da diversi anni le vacanze nella nostra zona, è per caso venuta a conoscenza della storia del monastero e da allora ha lavorato 5 anni per trovare scritti e tracce riguardanti tale posto che per un millennio (dal 700 al 1783 appunto) ha rappresentato una luce, un punto di riferimento per gli abitanti della zona. La Perucchini è così riuscita a pubblicare un libro, edito dalla Meligrana Editore, testo che ha avuto il merito di rievocare e riscoprire l’antico monastero per spronare la comunità a riappropriarsi del proprio passato. La presentazione del testo, molto partecipata, è avvenuta due anni fa, proprio di questi tempi, presso l’ex Ostello di Sant’Angelo prima e nel cortile del seminario di Tropea poi.
Mario Vallone
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