05/07/12. E’ iniziata ieri, proseguirà oggi e si concluderà domani. Stiamo parlando della sentita festa in onore di Santa Domenica organizzata nella frazione ricadese che porta il medesimo nome della Martire.
Anzitutto riportiamo alcune informazioni sulla Santa che ci permettono di capire perché è venerata in questi luoghi e perché il paese si chiama proprio come questa coraggiosissima donna di fede.
Secondo la tradizione religiosa cattolica – ci hanno riferito i membri del comitato festa- Santa Domenica nacque a Tropea nel 287, da Doroteo e Arsenia, i quali, a quanto pare, avevano dei possedimenti terrieri proprio dove sorge l’attuale frazione del comune di Ricadi, più precisamente in contrada Pissione. Venne perseguitata, in quanto seguace di Cristo, assieme ai suoi genitori da Diocleziano. Suo padre e sua madre- sempre secondo quanto ci è stato detto- vennero deportati in Oriente dove andarono incontro al martirio. Stessa sorte toccò a lei; venne decapitata dopo che addolcì due leoni ruggenti che avrebbero dovuto sbranarla (non a caso queste belve sono raffigurate assieme alla Santa nella statua conservata a Santa Domenica) e dopo essere rimasta integra pur essendo stata gettata tra le fiamme. Era il 6 luglio del 303.
I tre giorni di festa sono stati predisposti da un volenteroso gruppo di cittadini, soprattutto giovani, in collaborazione e perfetta sintonia con l’amato a affabile parroco don Carmelo Furchì. Il programma religioso ha avuto inizio, come di consueto, con la Novena, celebrata ogni sera dal 26 giugno. Domani vi sarà la solenne Santa Messa alle 10:30, rito concelebrato dal vescovo Luigi Renzo (Santa Domenica è compatrona della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea). Durante la celebrazione Eucaristica è, inoltre, prevista l’offerta del cero votivo da parte del sindaco di Ricadi Pino Giuliano e dell’amministrazione comunale. Nel pomeriggio, sempre di domani e sempre per quanto riguarda i festeggiamenti di carattere religioso, alle 18 avrà inizio la processione con la statua di Santa Domenica, accompagnata dal suono della Banda Città di Limbadi del M° Taverniti. Il corteo vedrà, tra gli altri, la partecipazione delle Confraternite di Tremestieri, città in provincia di Messina con cui gli abitanti di Santa Domenica hanno stretto una sorta di gemellaggio in nome della Santa (due giorni dopo, domenica 8 luglio, i parrocchiani di Santa Domenica si recheranno in Sicilia per partecipare alla festa organizzata a Tremestieri in onore della medesima Santa).
Molto corposo anche il programma civile, curato nei minimi dettagli dai ragazzi del comitato coadiuvati da don Carmelo. Il calendario di eventi mondani ha avuto inizio ieri con un partecipato spettacolo di burattini per bambini ripetuto due volte (mattina e pomeriggio) ed i divertenti giochi della tradizione popolare. Oggi, dalle 17:30 alle 21 sfileranno per le vie del paese gli sbandieratori di Bisignano, mentre stasera si esibiranno in piazza “Tony e Andrea”, due musicisti che – assicurano gli organizzatori della festa- sono molto bravi e coinvolgenti. Chiuderà la seconda serata di festa (quindi la serata di oggi) il ballo “du camiuzzu i focu”. Domani, oltre al già citato programma religioso, alle 21:30 vi sarà il concerto serale dei Mattanza, una delle più importanti ed originali band di musica etnico-popolare del sud Italia. In più, i tre giorni di festa saranno allietati dai “Giganti di Santa Domenica”, e le vie paesane saranno illuminate dalla ditta Pugliese di Cessaniti. Non bisogna, inoltre, dimenticare la mostra fotografica organizzata in chiesa dal comitato festa che comprende diverse e significative foto antiche, anche questa autentico valore aggiunto alla ricorrenza. Infine, da ricordare lo spettacolo pirotecnico conclusivo, previsto alla fine del concerto dei Mattanza, curato dalla Star Fireworks di Soriano Calabro che chiuderà l’edizione 2012 dei magnifici festeggiamenti in onore di Santa Domenica.
Mario Vallone
