Premio Letterario Calabria-Wolfsburg

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22/06/12. Una manifestazione prettamente culturale. È stata questa la peculiarità dominante della settimana calabrese a Wolfsburg. Nell’ambito del suddetto evento, il direttore del “Museo dei marmi di Soriano” Maria Lia Ciconte assieme al direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani, il 12 giugno scorso ha presentato il “Premio Letterario Calabria – Wolfsburg”.

«Quest’anno – ha sostenuto Maria Lia Ciconte» – abbiamo cercato di individuare 5 volumi rappresentativi della Calabria, al fine di lanciare un premio letterario che, per le prossime edizioni, potrebbe assumere un taglio diverso dando spazio a nuovi talenti letterari».

Per l’edizione del premio letterario di quest’anno sono stati scelti autorevoli scrittori che, ognuno a suo modo, hanno saputo descrivere la Calabria da molteplici punti di vista. Gli autori, –  scelti da Maria Lia Ciconte e dal Sistema Bibliotecario Vibonese -, sono: Vito Teti con Pietre di Pane, Mauro Minervino con Statale 18, Angela Bubba con MaliNati, Francesca Viscone con Concerto a Berlino e Mimmo Gangemi (unico autore presente a Wolfsburg) col suo La signora di Ellis Island.

Dopo il suo intervento, Maria Lia Ciconte ha ceduto il testimone a Gilberto Floriani, il quale ha chiosato lo scopo del “Premio Letterario Calabria – Wolfsburg”. «Quando abbiamo pensato a quest’evento – ha detto il direttore del SBV – abbiamo puntato alla diffusione della cultura calabrese attraverso l’aiuto dei nostri corregionali integrati in Germania».

Compito dell’emigrato calabrese sarebbe quindi quello di farsi divulgatore della propria cultura tramite la letteratura. In che modo? «I libri selezionati quest’anno – ha sostenuto ancora Floriani – sono solo l’inizio di un percorso che non ha l’intento di promuovere la cultura calabrese attraverso lo scrittore affermato, ma al contrario, attraverso lo scrittore emergente, il talento letterario calabrese che vive in Germania, il quale, partecipando al “Premio Letterario Calabria – Wolfsburg”, ha l’occasione di farsi conoscere e di ritagliarsi uno spazio nel mondo dell’editoria».

I ragazzi calabresi della terza generazione di emigrati, oramai distaccati dalla figura dell’emigrante tradizionali e completamente integrati nella società tedesca, attraverso le loro opere potrebbero scoprirsi scrittori talentuosi e farsi ambasciatori con la letteratura della cultura dei loro padri.

Alla fine del suo intervento, Floriani ha introdotto lo scrittore Mimmo Gangemi ammettendo che nonostante fare cultura in Calabria sia difficile, gli intellettuali riescono sempre ad emergere. Gangemi, dopo avere evidenziato un dato statistico che vede i calabresi al primo posto tra i lettori nel Sud Italia, ha sostenuto con orgoglio che «esiste in Calabria un fermento letterario forte, attraverso il quale si può presentare la possibilità per i giovani scrittori di far arrivare la propria voce oltre i confini del Pollino».

Pertanto, l’autore de La signora di Ellis Island, ha invitato tutti a trascendere gli stereotipi che da sempre annoverano la Calabria in un girone infernale, affermando che oramai da tempo «il cancro che affligge la nostra regione ha trovato un nemico inaspettato: la cultura».

Bruno Greco

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