18/06/12. L’Onorevole Alfonsino Grillo ha incontrato, questa mattina, l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, per discutere, tra le altre questioni, della delicata situazione relativa all’ultimo importante ritrovamento archeologico in Calabria. Una domus romana, posta a pochi metri sotto il manto stradale ha infatti rivisto la luce del sole in Via Marco Tullio Cicerone, a due passi dal corso principale, nel pieno centro di Vibo Valentia.
“La scoperta” -afferma il consigliere Grillo- ha del sensazionale ed offre al territorio vibonese l’ennesima occasione per creare un’attraente commistione tra il moderno e l’antico attraverso un frammento di storia lontano da noi ben 2000 anni”.
Il Consigliere Grillo ha chiesto ed ottenuto dall’Assessore al ramo le rassicurazioni riguardo al massimo interessamento da parte del Presidente Scopelliti che verificherà la possibilità di finanziare il Parco Archeologico Urbano di Vibo Valentia all’interno della rimodulazione dei fondi europei. “Solo attraverso un impegno di questo tipo infatti -continua l’On. Grillo- si impedirebbe che la scoperta appena fatta, una volta catalogata ed inventariata dalla Soprintendenza per i beni archeologici, venisse nuovamente ricoperta al fine di preservarla allo stato attuale per eventuali e futuri interventi, non essendo oggi le autorità cittadine in grado di mantenerne la conservazione a causa della carenza dei fondi.” Nel corso degli scavi, oltre ai resti della domus romana sono stati ritrovati frammenti di ceramica greca e tracce di edifici medievali che, a testimonianza delle civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli, dimostrano non solo la presenza del popolo romano a Vibo, ma, soprattutto, grazie alla presenza di sovrastrutture di epoca tardo imperiale e medioevale, l’evolversi del centro abitato nel corso dei secoli.
“Il fortuito scavo di Via Marco Tullio Cicerone, – ricorda ancora il consigliere Grillo – oltre allo strano gioco del destino, che identifica la strada che conserva il considerevole tesoro storico con il nome di uno dei più importanti esponenti della Res Publica Romana, ci invita silenziosamente a salvaguardare le testimonianze del passato, facendole diventare un richiamo di grande valore culturale e, quindi, turistico, utile alla promozione del territorio, con un conseguente e potenzialmente notevole incremento dello sviluppo economico e civile.”
Cecilia Fiamingo
