Oggi a Zungri si parla di “Violenza psicologica e Stalking”

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15/06/12. Per approfondire il tema dello stalking e della violenza psicologica, l’Associazione italiana di psicologia e criminologia e l’Osservatorio nazionale stalking hanno organizzato la 3^ campagna nazionale di sensibilizzazione alla violenza psicologica e stalking che toccherà, dal 14 al 28 giugno, le città di Caserta (14 giugno), Zungri (Vv) 15 giugno, Roma (20 giugno), Oria (Br) 21 giugno, Sulmona (Aq) 22 giugno, Milano (28 giugno) e Lucca (29 giugno).

In una nota diffusa dagli organizzatori, viene esplicitato il perché di tale iniziativa: «Gli omicidi aumentano, necessario quindi lavorare sulla prevenzione e cambiare l’approccio normativo. Sono 46 le donne uccise negli ultimi cinque mesi. Il 13% di loro aveva presentato denuncia per stalking, e purtroppo i dati e i numeri, oggettivi, non possono rendere conto della soggettività di queste donne, che forse subivano pesanti molestie e atti persecutori e avevano deciso di non denunciare. A corroborare questa ipotesi, una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Stalking, dalla quale risulta che il 35% delle vittime non presenta denuncia. I motivi sono i più svariati: la sfiducia verso le autorità (nessuna garanzia di sicurezza o protezione dopo la denuncia), la paura di peggiorare la situazione persecutoria (uno stalker su tre dopo la denuncia/condanna continua a perseguitare la vittima, non di rado arrivarndo all’omicidio), la difficoltà a far fronte alle spese legali in quanto il patrocinio gratuito non è previsto per tutti (e la vittima che decide di denunciare deve affrontare da sola ingenti spese), il fatto di voler aiutare il presunto autore senza farlo condannare, dato nel 90% circa è un conoscente o un familiare».

L’iniziativa si prefigge anche il compito di portare avanti una ben precisa proposta: «L’Osservatorio nazionale stalking -continua la nota- sostiene da anni che sia assolutamente necessaria, a completamento della legge 612-bis, la previsione di un percorso di risocializzazione per lo stalker, al fine di chiudere il circolo della violenza. Uno stalker che non viene seguito da psicologi e psicoterapeuti sovente continua a molestare la vittima o sposta la sua ossessione su un’altra persona. Un valido connubio legislativo dovrebbe affiancare giustizia punitiva e riparativa, specialmente per quanto riguarda la complessa realtà dello stalking».

In conclusione, il documento aggiunge: «Una vittima uccisa è una vittima che non è stata adeguatamente protetta. Quando un omicidio avviene dopo una denuncia per stalking, è necessario soffermarsi a riflettere riguardo alla reale efficacia di questa legge, con la finalità di perfezionarla ed integrarla con strumenti adeguati. Alle parole e ai buoni propositi l’Osservatorio nazionale stalking ha fatto seguire i fatti: dal 2007 ha istituito il Centro presunti autori che ha già risocializzato 160 stalker. Volontari psicologi e psicoterapeuti altamente specializzati, operano, con sedute di psicoterapia, sul presunto autore e sulle sue difficoltà ad elaborare ed accettare un abbandono. Questa è l’unica modalità per stroncare la recidiva del persecutore e permettere alle vittime di tornare a condurre una vita normale». Il convegno si svolgerà in data odierna presso la sala consiliare comunale di Zungri con inizio alle ore 16:30.

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora il 15 giugno 2012, p. 34

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