13/06/12. “Il contratto di apprendistato, opportunità per le imprese nella Regione Calabria”, questo il titolo del convegno tenutosi stamane a Vibo Valentia, incontro organizzato dall’Assessorato regionale al Lavoro e Politiche sociali, in collaborazione con Italia Lavoro.
L’appuntamento è servito per incontrare i rappresentanti sindacali, le organizzazioni datoriali, gli ordini professionali del territorio calabrese, e illustrare loro le numerose opportunità messe in campo dall’apprendistato, ma anche le innovazioni apportate dalla Regione a riguardo di questa importante tipologia contrattuale. L’obiettivo dei regolamenti approvati dalla Giunta Regionale, lo scorso aprile, è appunto quello di rilanciare il mercato del lavoro e l’occupazione giovanile, attraverso la formula dell’apprendistato, all’insegna della convenienza e della semplificazione. L’intesa per il rilancio dell’istituto dell’apprendistato, sottoscritto da tutte le parti sociali, prevede l’apprendistato come il principale contratto per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, proprio perché capace di garantire contemporaneamente formazione e lavoro.
L’apprendistato si divide in tre aree: qualificante, professionalizzante, di alta formazione e prevede la stipula di un contratto a tempo indeterminato con finalità formativa del rapporto di lavoro. Un contratto che si pone quindi come un investimento reciproco in esperienza e competenza per il lavoratore. “Operare nel campo del lavoro – ha affermato l’Assessore Stillitani – non significa semplicemente utilizzare le risorse economiche a favore dell’occupazione. Il nostro compito, infatti, é soprattutto quello di regolamentare il mercato del lavoro e ottemperare a tutte quelle attività normative e amministrative che leggi nazionali impongono alle Regioni.
Il nostro principale obiettivo é quello di convincere gli imprenditori calabresi che il “lavoro nero” non conviene. Con le agevolazioni previste dal contratto di apprendistato, inoltre, le aziende, per tre anni, vengono sgravate dall’onere contributivo e allo stesso tempo i lavoratori hanno le stesse garanzie previdenziali previste da un’assunzione a tempo indeterminato con l’opportunità di poter ricevere all’interno della stessa azienda, la formazione professionale”. Al convegno é intervenuto inoltre, Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, il quale ha sottolineato come “il successo del contratto di apprendistato e le politiche dell’occupazione non possono prescindere da un fruttuoso dialogo con le parti sociali e dallo sforzo che faranno sul territorio tutti gli attori chiamati a svolgere il proprio compito in merito all’attuazione capillare di questa innovativa formula contrattuale”.
Grazie al contratto di apprendistato, che si rivolge ai giovani fino a 29 anni quindi, l’azienda diventerà anche un luogo formativo che contribuirà a migliorare e implementare le competenze e le conoscenze di ogni lavoratore. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri: il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Bruno Calvetta e per Italia Lavoro, Paola Izzo e Domenico Bova. Sono intervenuti inoltre i rappresentanti delle parti sociali i quali nei loro interventi hanno sottolineato “l’apprezzamento per il lavoro di concertazione svolto dall’Assessorato guidato da Francescantonio Stillitani”.