08/06/12. Si avvicina la gara di Mantova e la Vibonese prosegue con gli allenamenti in vista di questa partita che vale una stagione. In palio c’è la salvezza e la squadra rossoblù è concentrata e determinata, decisa ad allungare la serie positiva della gestione Ammirata, per centrare l’obiettivo della permanenza.
Alla seduta di allenamento di questa mattina non hanno preso parte solo i due under, classe ’92, Borghetto e Saturno. Il primo è alle prese con la febbre, il secondo con un fastidio alla schiena. Per il resto sono tutti a disposizione di Fofò Ammirata e tutti carichi al massimo. Lo testimoniano le parole di Vincenzo Coco. Il pensiero del centrocampista siciliano è ovviamente orientato verso la sfida con il Mantova: «C’è in palio la salvezza. Per noi, così come per loro, sarà la partita della vita. Sarà naturalmente una partita combattuta, tesa e nella quale bisognerà sbagliare il meno possibile. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che presentano gare simili e conosciamo il valore dei nostri avversari, che tra l’altro potranno godere del vantaggio di giocare in casa. Allo stesso tempo siamo altrettanto convinti di poter centrare l’obiettivo della salvezza. La partita di andata ci ha regalato ulteriori motivazioni. Il compito è arduo, ma la Vibonese ha i mezzi per conquistare la permanenza nei professionisti».
Il match di domenica si giocherà su equilibri sottilissimi. Ne è convinto il centrocampista di Sciacca: «E’ uno spareggio e come sovente avviene in questi incontri basta un episodio, un caso fortunato, un errore per far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra. Ecco perché dovremo essere abili e attenti a non commettere errori ed a sfruttare le occasioni, sperando anche di avere quel pizzico di fortuna che ci è mancato all’andata. D’altra parte è una sfida secca, con l’eventualità di supplementari e rigori. E’ come una finale, dove festeggia soltanto una squadra».
Vincenzo Coco con il tecnico Ammirata si è guadagnato la maglia da titolare, ripagando la fiducia con prestazioni all’altezza, anche sul piano del sacrificio. «Spero di giocare anche a Mantova, ma quel che più conta è la salvezza della squadra. Se anche dovessi restare in panchina o andare in tribuna, sarei il primo tifoso dei miei compagni. La nostra forza è nello spogliatoio. Qui c’è un gruppo compatto, che si è saldato maggiormente con l’arrivo di Ammirata. Il nostro allenatore ci ha dato la scossa giusta sotto tanti aspetti. Con lui non abbiamo mai perduto, marciando con un ritmo da play off e questo ha aumentato la nostra autostima. Siamo pronti a concludere come si deve la nostra stagione».