OSSERVAZIONI SUL “RICORSO” AVVERSO LA DELIBERA DI C.C. N. 16 DEL 04.05.2012
A sue Eccellenza
Il Prefetto di Vibo Valentia
SEDE
e p.c.
Al Consigliere Comunale Francesco Saragò
SEDE
OGGETTO: osservazioni sul ricorso avverso la delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 04.05.2012
In riferimento al “ricorso” di cui all’oggetto, impropriamente e pomposamente qualificato tale, ed irritualmente indirizzato al Prefetto dal Consigliere Saragò, che mi legge in copia, per mero scrupolo ed al solo fine di chiarire alcuni aspetti della vicenda relativa alla creazione della Consulta sul Turismo, formulo le seguenti osservazioni:
1) Il Consigliere Saragò in premessa del proprio “ricorso” richiama l’art.33 capo III dello Statuto Comunale, che disciplina l’Istituto delle consultazioni.
Il richiamo formulato è però del tutto irrilevante, fuorviante e fuori dal tema di cui si dibatte.
Ed invero, non v’è chi non veda come le consultazioni popolari siano cosa totalmente diversa dalla Consulta.
Nel primo caso ci riferiamo, come lo stesso Statuto dell’Ente recita, alla “indizione di consultazioni della popolazione allo scopo di acquisire pareri e proposte in merito all’attività amministrativa”. In buona sostanza si tratta di forme di partecipazione popolare su singole scelte o singole tematiche che possono essere eventualmente implementate dal Consiglio Comunale.
Nel caso che ci occupa, invece, il Consiglio Comunale, nella sua piena ed assoluta sovranità, nella seduta del 12.10.2011, ha istituito un organismo, un’assemblea, con funzioni consultive e pareri ovviamente non vincolanti, che ha tra le sue finalità quella di “contribuire alla definizione degli obiettivi e dei programmi sul turismo di competenza dell’AMMINISTRAZIONE Comunale, di suggerire all’Amministrazione iniziative ed attività mirate alla crescita del turismo, di formulare proposte e fornire pareri all’Amministrazione Comunale per la realizzazione ed il miglioramento della promozione ed accoglienza turistica e fornire pareri sulla qualità dei servizi presenti sul territorio comunale”.
Siamo evidentemente di fronte ad un organismo che ha la finalità di aprire l’Amministrazione Comunale al confronto con i cittadini, una sorta di “osservatorio” rispetto ad un settore di così grande importanza per l’economia del territorio.
2) La Consulta giovanile, altro organismo istituito dal Consiglio Comunale di Ricadi, richiamato impropriamente dal Consigliere “ricorrente”, è stata inserita nello Statuto Comunale nella scorsa legislatura, peraltro su proposta dei consiglieri di opposizione, per mera scelta politica, per solennizzare e cristallizzare all’interno dello Statuto un organismo che puntava alla partecipazione giovanile, non certo per obblighi cui parrebbe fare riferimento il Consigliere Saragò.
3) Stranamente il Consigliere Saragò perde di vista il dettato dell’art. 3 del regolamento della Consulta che testualmente, sulla scorta di un emendamento presentato dal Gruppo Consiliare Ricadi Libera, prevede che i componenti della Consulta siano nominati dal Consiglio Comunale e non certo dal Sindaco.
4) Non corrisponde al vero, come testimoniano gli atti ed i resoconti del Consiglio, che i Gruppi “Girasole” e “Scopelliti Presidente” abbiano mai, nel corso del Consiglio del 04.05.2012 eccepito alcunchè in ordine al potere di nomina dei componenti della Consulta da parte del Consiglio Comunale.
5) L’allargamento del numero dei componenti della Consulta, in deroga al regolamento e non certo in “spregio” come volgarmente afferma il Consigliere Saragò, è intervenuta su una proposta, accolta con sei voti favorevoli, 2 astenuti ed un solo voto contrario.
In buona sostanza, l”Assessore al Turismo ha ritenuto, atteso l’esiguo esubero di domande pervenute in riferimento ai posti disponibili da regolamento, come gesto di ulteriore apertura, di ammettere tutti i richiedenti, senza procedere a votazioni che avrebbero solo comportato l’esclusione di pochissime persone peraltro volenterose di dare il proprio contributo.
Sulla suddetta proposta, il Consiglio, nella sua assoluta sovranità, si è legittimamente pronunciato.
Nella convinzione di aver fornito una documentazione dei fatti più pregnante e completa rispetto al laconico e confusionario “ricorso” del consigliere Saragò, porgo i miei più
Distinti Ossequi
Il Sindaco
Giuseppe Giuliano