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Protezione civile: una questione culturale

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04/06/12. Il taglio del nastro per l’inaugurazione della sede dell’associazione di Protezione Civile “Augustus” è stato affidato al Prefetto Michele di Bari, affiancato dal sindaco Nicola D’Agostino e dall’assessore al ramo Pasquale La Gamba.

Alla consegna dei locali, siti in località Aereoporto, dove l’Augustus e l’ente morale ARI (Associazione Radioamatori Italiani) potranno operare, erano presenti le massime rappresentanze provinciali.

L’occasione è stata propizia per fare il punto della situazione sullo stato della protezione civile nel Vibonese.

Una riflessione dovuta non solo per l’emergenza sismica che l’Emilia sta vivendo, ma perché – e il prefetto Michele di Bari l’ha sottolineato – il territorio vibonese, per le sue caratteristiche, rappresenta «la sintesi enigmatica delle emergenze» che chiamano in causa, appunto, la protezione civile, che non è questione di emergenza ma innanzitutto culturale.

Qui, dunque, più che altrove la pianificazione delle risorse e la programmazione delle attività sono indispensabili. Pianificazione e programmazione che, a loro volta, rappresentano la sintesi della protezione civile. Un aspetto che richiama ad altra esigenza, cioè quella di promuovere e diffondere la cultura di protezione civile. Materia che non appartiene soltanto agli “addetti ai lavori” e al mondo del volontariato ma deve rappresentare il «vestito abituale di una società, lo status del civis», ha ribadito il Prefetto. E allora il dott. di Bari non ha esitato a sollecitare ancora una volta i Comuni a scoccare tutte le frecce delle rispettive faretre affinché il messaggio possa essere lanciato in ogni angolo e in ogni dove. Affinchè, grazie anche all’apporto dei volontari, cioè delle “braccia della protezione civile”, possa crearsi un minimo di attività capace di intercettare le emergenze del territorio e programmare risposte adeguate. Un lavoro che, necessariamente, impone il coinvolgimento, la formazione e l’informazione delle comunità.

«Protezione civile – ha ricordato il Prefetto – non è sinonimo di emergenza, ma di pianificazione delle risorse e programmazione delle attività».

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