03/06/12. Una consulta sul turismo tutta da rifare, quella insediatasi nelle scorse settimane a Ricadi, a causa di <gravi irregolarità e vizi procedurali e sostanziali>. Questa l’opinione di Franco Saragò, capogruppo di minoranza del gruppo “il Girasole”, che ha chiesto l’intervento del Prefetto al fine di <ripristinare – si legge in una nota – il rispetto delle regole violate dalla maggioranza consiliare in occasione dell’istituzione della consulta sul turismo e della nomina dei suoi componenti> con la richiesta dell’avvio di <tutte le procedure necessarie all’annullamento della delibera di consiglio comunale> con la quale la consulta ha preso forma.
Si tratterebbe, secondo Saragò, di <un atto dovuto per sancire l’inderogabilità al rispetto delle regole che ogni amministrazione pubblica deve adottare>. Ed infatti, durante la riunione di consiglio in cui è stata approvata la nascita della consulta sul turismo, era stato lo stesso consigliere Saragò a richiamare lo statuto comunale e nello specifico l’articolo 33, secondo il quale si prevede la creazione di un apposito regolamento che statuisca le modalità per la sua costituzione. <Il Comune di Ricadi – afferma quindi Saragò – non è dotato del prescritto regolamento e, pertanto, era necessario procedere, nel rispetto dello Statuto, prima all’approvazione e all’adozione dello stesso e successivamente all’istituzione di qualsivoglia consulta>. In occasione delle nomine dei membri della consulta, inoltre, sarebbero apparse, per il capogruppo di minoranza <evidenti e varie forzature che hanno determinato vizi formali e sostanziali all’atto deliberativo>, ed in particolare nel numero dei componenti che sarebbe lievitato <dai dieci previsti dal regolamento istitutivo della consulta (oltre ai rappresentanti delle associazioni) a quindici> senza che fossero state apportate le necessarie modifiche al regolamento stesso. Figurano pertanto due componenti anziché uno, in rappresentanza dei titolari di bed&breakfast, tre componenti, anziché uno, in rappresentanza degli operatori commerciali e artigianali, due componenti, anziché uno, in rappresentanza della Proloco e infine due componenti, anziché uno, in rappresentanza dei titolari di stabilimenti balneari. <Tutto ciò – aggiunge Saragò – in spregio al regolamento>. Non esisterebbe, tra l’altro, ancora, alcun atto di nomina da parte del sindaco, <condizione basilare – sottolinea Saragò – affinché ogni componente possa essere definito tale>. A ciò si aggiungerebbe l’assenza della documentazione comprovante l’effettiva designazione sia dei rappresentanti delle associazioni culturali sia del consorzio Co.Ge.Tur sia, ancora, la documentazione relativa alla designazione del componente delle organizzazione sindacali. <A questo punto – si chiede Saragò – il consiglio comunale come poteva essere nelle condizioni di individuare i componenti della consulta?>. Altro aspetto rimarcato dal consigliere è stata la nomina del consigliere del gruppo Ricadi Libera, Mercurio De Carlo, quale rappresentante dei gruppi di minoranza. Una dimostrazione, quest’ultima <dello scarso rispetto verso le istituzioni ed i consiglieri. Come è a tutti noto, infatti – tuona il membro del Girasole – il Gruppo Ricadi Libera è transitato nelle fila della maggioranza ma, al momento di accaparrarsi un componente, il capogruppo Tripodi ha subito avanzato la candidatura del consigliere De Carlo, rivendicando, questa volta, il ruolo di minoranza>. Si tratterebbe dunque di nomine <palesemente illegittime> che hanno spinto il gruppo “Il Girasole”, <pur dichiarandosi concettualmente favorevole ad ogni forma di consultazione che veda la partecipazione vera dei cittadini alla vita pubblica>, a chiedere l’intervento del Prefetto affinché attivi ogni azione necessaria all’annullamento della delibera consiliare.
Viviana Mazzocca
IL TESTO INTEGRALE INVIATO DA SARAGO’ AL PREFETTO:
Gruppo consiliare “ Il Girasole “
A S. E. il Prefetto di Vibo Valentia
E p. c. Al Sig. Sindaco del Comune di Ricadi
Oggetto: Ricorso avverso la delibera di Consiglio Comunale n.16 del 04/05/2012.
Il sottoscritto Francesco Saragò, in qualità di Consigliere Comunale appartenente al gruppo “Il Girasole”, residente in Ricadi fraz. S. Domenica alla Via Monumento n. 4
Premesso:
che l’art.33 del capo III° dello Statuto Comunale riguardante le modalità di partecipazione dei cittadini e in particolare le consultazioni, al comma 1 testualmente recita “L’amministrazione comunale può indire consultazioni della popolazione allo scopo di acquisire pareri e proposte in merito all’attività amministrativa.”
mentre il comma 2 recita “Le forme di tali consultazioni sono stabiliti in apposito regolamento”;
che il comune di Ricadi non si è dotato del regolamento di cui sopra;
che nella seduta consiliare del 12/10/2011, durante la trattazione dell’O.d.g. relativo all’istituzione della consulta sul turismo, lo scrivente, pur dichiarandosi concettualmente favorevole ad ogni forma di consultazione che veda la partecipazione vera dei cittadini alla vita pubblica e sottolineando l’inderogabilità al rispetto delle regole e, in questo caso, nello specifico dello Statuto Comunale, ha anche evidenziato che la precedente amministrazione nell’istituire la consulta giovanile ha dovuto fare ricorso alla modifica statutaria contemplandola in un apposito articolo;
che, nonostante le motivazioni addotte dal sottoscritto, la maggioranza ha inteso comunque procedere in tal senso, istituendo con la delibera di consiglio n. 17, la consulta senza ricorrere alle modifiche statutarie e alle relative procedure di approvazione ne, nel contempo, ha inteso sanare l’atto con l’adozione del regolamento di cui al comma 2 dell’art.33;
che, in data 04/05/2012, con delibera di consiglio n. 16, pubblicata all’albo pretorio online in data 23/05/2012, ha proceduto alla nomina dei componenti della consulta;
che, anche in tale occasione, il sottoscritto in premessa ha evidenziato senza riscontro, l’impossibilità a procedere alla nomina dei componenti per i motivi precedentemente addotti;
che il regolamento della consulta, approvato dalla maggioranza, con delibera di consiglio n. 17 del 12/10/2011, all’art. 2 prevede che la stessa deve essere così composta:
1)Sindaco o suo delegato;
2)Assessore al turismo;
3)Un consigliere scelto tra i gruppi di minoranza;
4)Due rappresentanti scelti tra gli albergatori;
5)Un rappresentante scelto tra i titolari di B&B e similari;
6)Un rappresentante scelto tra i titolari di attività commerciali ed artigianali;
7)Un rappresentante della Proloco;
8) Un rappresentante per ogni associazione culturale o di volontariato regolarmente registrata ed operante all’interno del territorio ricadese;
9)Un rappresentante scelto tra i titolari degli stabilimenti balneari purché non appartenente alle categorie degli albergatori e dei titolari di B&B;
10)Un rappresentante dei lavoratori del settore individuato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Che, l’art. 3, comma 2 prevede che il rappresentante dei gruppi di minoranza deve essere individuato tra i consiglieri comunali di minoranza e nominato dal Consiglio Comunale;
Che il comma 1 dell’Art. 4 così recita “La nomina dei componenti la consulta, previa individuazione ai sensi dell’art.3 del presente regolamento, sarà effettuata dal Sindaco ad eccezione del componente facente parte dei gruppi di minoranza la cui nomina spetta al Consiglio Comunale che vi provvederà con votazione secondo il regolamento di tale organo;
che la nomina dei componenti la consulta non è, tranne il componente dei gruppi di minoranza, di competenza del Consiglio Comunale;
che, nonostante il Consiglio non abbia competenze in merito alla nomina e nonostante ciò sia stato ampiamente evidenziato sia dal sottoscritto che dai consiglieri appartenenti al gruppo “Scopelliti Presidente” durante la discussione, la maggioranza ha provveduto direttamente alla nomina, con 5 voti favorevoli, 2 astenuti e 1 contrario;
che lo stesso Consiglio, a maggioranza dei presenti, ha nominato, tra l’altro, in spregio al regolamento:
due componenti anziché uno, in rappresentanza dei titolari di B&B o strutture similari; tre componenti anziché uno, in rappresentanza degli operatori commerciali e artigianali; due componenti, anziché uno, in rappresentanza della Proloco; due componenti, anziché uno, in rappresentanza dei titolari di stabilimenti balneari;
che, sia al momento della discussione che nei giorni precedenti, non risultavano agli atti del consiglio, oltre alle domande di candidatura degli aspiranti, alcuna documentazione allegata (delibera) comprovante l’effettiva designazione da parte delle associazioni culturali, della Proloco e della Co.Ge.Tur dei propri rappresentanti, ne copia dello statuto dal quale evincere i requisiti previsti dal regolamento;
che, dalla richiesta di nomina proposta dal componente Elena Franzini, poi nominata dal Consiglio in rappresentanza delle associazioni culturali, tra l’altro candidata non eletta della lista risultante vincente alle ultime consultazioni comunali, non si evince nemmeno la denominazione dell’associazione culturale di riferimento ne di ciò è stata data notizia in Consiglio Comunale;
che, tra la documentazione messa a disposizione dei consiglieri sia prima che durante l’esame dell’O.d.G. non risultava alcuna indicazione di nomina da parte delle organizzazioni di categoria inerente il sig. Marra Vito;
che, in carenza di tale documentazione fondamentale per accertarne i requisiti, il Consiglio Comunale non poteva essere nelle condizioni di individuare i componenti della consulta;
che il gruppo consiliare “Ricadi Libera”, per come ufficialmente dichiarato in Consiglio e sugli organi di stampa, è, a tutti gli effetti, facente parte della maggioranza consiliare;
che, nonostante quanto sopra, il Consiglio Comunale, con 5 voti a favore, 2 astenuti e uno contrario, ha indicato il consigliere De Carlo Mercurio, appartenente al gruppo “Ricadi Libera” e su designazione dello stesso gruppo, quale componente della consulta in rappresentanza dei gruppi di minoranza;
che il Consiglio Comunale non ha apportato alcuna modifica al regolamento della consulta, approvato con atto deliberativo n. 17 del 12/10/2011, e che, pertanto, anche se a parere dello scrivente in modo illegittimo, risulta nella stesura originale e pertanto in evidente contrasto con l’attuale composizione;
che il numero dei componenti la consulta risulta essere di 15, oltre i rappresentanti delle associazioni culturali, anziché 10, oltre i rappresentanti delle associazioni culturali per come previsto dal regolamento;
che, durante la discussione dell’O.d.G., è stato evidenziato dai gruppi “Il Girasole” e “Scopelliti Presidente” anche la mancanza della proposta di deliberazione tra gli atti del consiglio;
che, come si può evincere da un articolo di stampa, di cui si allega copia, pubblicato sulle pagine della Gazzetta del Sud in data 21 maggio 2012, la consulta è stata ufficialmente insediata prima della pubblicazione della delibera all’albo pretorio;
che, ad oggi, non risulta pubblicato all’albo pretorio alcun atto di nomina emanato da parte del Sindaco per come previsto dal regolamento.
Tanto premesso,
nel ribadire l’assoluto favore ad ogni forma di partecipazione popolare ala gestione amministrativa dell’ ente, nel rispetto delle procedure e delle norme vigenti, invita la S. V., atteso che, per come chiaramente si evince, la deliberazione e le nomine in oggetto sono frutto di innumerevoli vizi formali e sostanziali, ad avviare tutte le procedure necessarie all’annullamento della delibera di C.C. n. 16/2012 e di tutti gli atti ed effetti di conseguenza prodotti al fine di ripristinare la legalità violata, ciò a tutela dell’ente, della sua immagine e del diritto di rappresentanza. Chiede, inoltre, per gli stessi motivi che venga posta in essere ogni azione possibile finalizzata anche all’annullamento o al ritiro in autotutela della delibera di C. C. n. 17 del 12/10/2011.
Ricadi li 26/05/2012 Con osservanza
Si allega:
1) Copia della delibera di Consiglio Comunale n. 16 del 04/05/2012;
2) Copia del regolamento della consulta approvato con delibera di C.C. n. 17 del 12/10/2011;
3) Copie delle richieste di nomina presentate dai candidati:
4) Fotocopia dell’articolo di stampa apparso sulla Gazzetta del Sud del giorno 21/05/2012.
Non è stato possibile allegare copia della delibera di C.C. n. 17 in quanto, nonostante più volte richieste tutte le copie delle delibere di consiglio non sono ancora state rilasciate.
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