…parla capitan Caridi

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23/05/12. Allenamento mattutino per la Vibonese. Agli ordini del tecnico Alfonso Ammirata il gruppo si è trasferito a Pianopoli, per sostenere una seduta sul sintetico, in modo da preservare il “Luigi Razza” in vista della gara di domenica prossima con il Neapolis.

L’allenatore rossoblù ha avuto a disposizione l’intero gruppo, ad eccezione del febbricitante Corapi e dell’infortunato Alletto, oltre ai soliti Cosentino e De Filippis.

Domani pomeriggio è prevista una partitella in famiglia.

A nome del gruppo ha parlato il capitano Alessandro Caridi, che è ritornato sulla gara di Mugnano per dire di una squadra «che ha giocato compatta, convinta e determinata, senza correre rischi. Abbiamo centrato un bel risultato, vincendo con merito ed interpretando la sfida per come l’avevamo preparata e per come voleva il nostro allenatore. E’ stato importante aver centrato questo successo, in particolare sul piano del morale, perché lo sanno tutti che le vittorie aiutano sempre».

Precisato ciò, il difensore rossoblù ci ha tenuto a puntualizzare che nessuno, in casa della Vibonese, si sente già qualificato e che, allo stesso tempo, la sfida di ritorno presenterà molte insidie. L’euforia, insomma, è messa al bando. «Guai a sentirsi al sicuro. Domenica ci aspetterà un’autentica battaglia calcistica. I campani nulla hanno da perdere e poi si esprimono meglio fuori casa. In match simili basta davvero poco per compromettere tutto. Ecco perché servirà una concentrazione massima da parte di tutti. Saranno novanta minuti intensi che noi dovremo affrontare senza farci condizionare dal risultato dell’andata».

Il capitano rossoblù, dall’alto della sua esperienza, ne ha viste tante per sentirsi al riparo dai guai e mette tutti sull’avviso: «Il tecnico ci ha parlato chiaro, mettendoci in guardia sui pericoli che questa sfida presenta e invitandoci a dimenticare il match giocato in Campania. Da parte mia dico che di quella sfida dobbiamo solo ricordare che se giochiamo per come vuole Ammirata e per come sappiamo, allora possiamo ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Detto questo, la mia esperienza mi porta a considerare incontri di questo tipo di una difficoltà estrema, nei quali magari la troppa euforia può essere deleteria. Bisogna pertanto continuare ad allenarsi con intensità e determinazione e prepararsi al meglio per questo match di ritorno, da affrontare con gli “occhi della tigre”. Il Neapolis è un avversario di tutto rispetto».

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