08/05/12. La U.S. Vibonese, nella persona del suo presidente, Pippo Caffo, intende smentire quanto pubblicato sul quotidiano “Il Tirreno” in merito a presunti problemi relativi all’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. In un articolo, pubblicato nell’edizione di sabato 5 maggio a pagina 38, a firma del giornalista Sandro Canu, dal titolo “Verso la C unica con tre gironi: e forse scatta subito” si riportava un elenco di squadre che, nell’ambito di una ipotetica riforma dei campionati, avrebbero problemi di natura economica e fra queste è stato inserito, impropriamente, il nome della Vibonese.
«In questo momento delicato – dice il presidente Caffo – con la squadra impegnata a mantenere la categoria, stona palesemente leggere notizie infondate e destabilizzanti. Quando si fa informazione, soprattutto a questi livelli, occorrerebbe farlo con cognizione di causa e con certezza. Inserire il nome della Vibonese fra le società “con problemi seri” è una cosa totalmente falsa, che ci procura amarezza e rabbia, alla luce, anche, dei sacrifici costantemente sostenuti per rispettare le regole imposte dalla Lega Pro. La società che rappresento è sana ed è perfettamente in regola, fino a tutto il mese di aprile, per ciò che riguarda il pagamento degli emolumenti ai propri tesserati e il pagamento dei contributi ed ha già accantonato le somme necessarie per concludere la stagione 2011/12. Giorno 17 la Covisoc verrà ad effettuare i consueti controlli e potrà confermare ciò che sto dicendo. Il nostro è un bilancio sano, frutto del lavoro certosino di tutta la dirigenza, che ha inteso seguire e rispettare le norme e le indicazioni della Lega Pro».
Non è la prima volta che la Vibonese viene tirata impropriamente in ballo per additarla fra le società a rischio. E’ successo anche di recente in relazione al campo sportivo ed anche in questo caso sono state tirate fuori delle falsità, perché l’impianto è perfettamente a norma.
Si assiste, insomma, una campagna destabilizzante senza comprendere i reali motivi che vi stanno alla base, ma di fronte a certe falsità non si può più tacere.
«Per questo motivo, fermo restando che ci si riserva di adire le vie legali a tutela della propria immagine ed onorabilità, la società che rappresento – conclude il presidente Pippo Caffo – chiede al direttore de “Il Tirreno” di voler smentire quanto pubblicato nel suddetto articolo, riportando questo comunicato per intero, nel rispetto della legge sulla stampa, in modo da ripristinare la verità dei fatti».
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