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Il Consiglio comunale di Ricadi

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03/05/12. Noi di Vibonesiamo.it abbiamo assistito alla seduta del Consiglio comunale di Ricadi del 30 aprile ed abbiamo registrato alcuni filmati relativi alla fase iniziale del dibattito. Purtroppo, causa una penosa e lentissima linea, siamo riusciti a caricare in questa pagina solo alcune sequenze.

La qualità audio dei filmati non è elevata. La sala consiliare di Ricadi, infatti, non è dotata di impianto audio per cui invitiamo l’amministrazione comunale ad attrezzarla adeguatamente, considerando anche che la spesa necessaria sarebbe minima (bastano dei radiomicrofoni e un paio di casse).  In futuro, comunque, cercheremo anche noi di attrezzarci meglio.

Un grazie lo rivolgiamo alla giornalista Viviana Mazzocca, la quale ha scritto la cronaca del civico consesso che potete leggere qui in basso, prima dei filmati. 

 MarioVallone

CRONACA. Un consiglio comunale ricco di argomenti, discussioni e polemiche quello di lunedì mattina, dove non sono mancati i colpi di scena, con l’abbandono dell’aula, nella seconda fase dell’assise, da parte dei gruppi di minoranza del Girasole e del Gruppo Scopelliti. Ben tredici i punti all’ordine del giorno, approvati con i soli voti favorevoli della maggioranza presente in consiglio e con il voto contrario dei gruppi minoritari, decisi nella loro opposizione dura ma coerente. Discussa a lungo, tra i temi principali della riunione, l’approvazione del bilancio consuntivo del 2011, rimasto in attesa della sola approvazione perché di fatto redatto dal commissario prefettizio e “di conseguenza – ha affermato il consigliere Nicola Tripodi – maturato con una logica amministrativa diversa”. A relazionare dettagliatamente sull’argomento, di grande importanza per un comune che in materia tributaria non naviga certo in acque tranquille, il consigliere delegato al bilancio Francesco Pantano, il quale, dopo aver analizzato la situazione economica del comune ha spiegato in chiusura la necessità di “fare una rivisitazione straordinaria dei residui passivi e uno studio approfondito per analizzare quali, tra i residui di bilancio, possono essere incassati dall’ente e quali possono essere eliminati perché non più realmente percepibili dalle casse dell’ente”.

Mentre la stabilizzazione delle casse comunali è, per la maggioranza, un percorso lungo “che dovrà guardare – ha specificato Michele Mirabello – all’attività di bilancio, all’evasione, al sommerso, ma anche al potenziamento dell’ufficio tributi, letteralmente svuotato e depotenziato da precedenti amministrazioni”, per Franco Saragò (il Girasole) si tratta piuttosto di “un fallimento nella politica fiscale e nell’area tributi”, mentre per Michelangelo Caronte (Gruppo Scopelliti), già delegato al bilancio prima dello scioglimento della giunta dello scorso dicembre, si può ben parlare di “mancato raggiungimento degli obiettivi”. Nel mirino, per Saragò, anche i 280mila euro di avanzo di gestione, che “dovrebbero essere – aggiunge – dedicati ad un’emergenza grave del comune, quale quella relativa alla depurazione”. Altro punto caldo della trattazione, per il quale specialmente il Gruppo Scopelliti ha fatto valere le proprie ragioni, è stata la comunicazione del sindaco relativamente al nuovo portale telematico del comune. “Il nuovo portale – chiarisce il gruppo di minoranza – sta provocando un aggravio di spesa per l’ente. Il portale precedente, con una spesa complessiva di circa duemila euro annui a fronte dei circa sedicimila di quello attuale, offriva gli stessi servizi (u.r.p., sportello attività produttive, accesso agli uffici) del nuovo portale. Senza considerare – proseguono i consiglieri Caronte, Mobrici e La Torre – che il precedente gestore offriva in più il servizio di assistenza e programmazione”. Un clima acceso che non si è placato durante la trattazione dei seguenti punti all’ordine del giorno, riguardanti per di più l’approvazione o la modifica di numerosi regolamenti, quali quello per gli uffici e i servizi, per i lavori in economia, per la riscossione diretta da parte dell’ente comunale dei tributi relativi alle fiere, ai mercatini stagionali e agli spuntisti dei mercati settimanali. Approvate, nonostante le reiterate richieste di rinvio da parte di Saragò, il quale chiedeva il coinvolgimento delle commissioni appositamente nominate, anche le linee guida per il successivo regolamento per gli incarichi esterni e di consulenza. Non sono stati invece trattati, dopo l’abbandono dell’aula da parte della minoranza, i punti all’ordine del giorno che erano stati aggiunti in un secondo momento per la trattazione in sede consiliare. “La motivazione – spiega il gruppo Scopelliti dopo aver lasciato il consiglio – è dato dal fatto che non abbiamo potuto visionare per tempo gli atti relativi ai punti da affrontare. L’ordine del giorno aggiuntivo – dichiarano – ci è stato infatti notificato solo venerdì pomeriggio, mentre a norma dello statuto doveva pervenire almeno 48 ore prima della seduta di consiglio. Ci attiveremo subito – concludono – per rivolgerci agli organi preposti, in particolare alla prefettura”.

VIVIANA MAZZOCCA

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