17/04/12. C’è anche Doukara nell’elenco dei convocati per la partita di domani con il Giulianova. L’attaccante rossoblù questa mattina ha svolto un lavoro differenziato e poi si è affidato alle mani del massaggiatore Carlo Sposato, dopo aver avuto l’ok da parte dello staff medico diretto dal dottore Cino Bilotta.
Per il resto non figurano nell’elenco dei convocati gli infortunati De Filippis, D’Agostino e Borghetto e lo squalificato Salvatori.
Questo, comunque, l’elenco completo:
Portieri: Saraò, Pronestì
Difensori: Alletto, Caridi, Cosentino, Di Berardino
Centrocampisti: Benincasa, Coco, Corapi, Cosenza, Figliomeni, Mazzetto, Mercuri, Petrucci, Vitale
Attaccanti: Caraccio, Doukara, Mastroianni, Santaguida, Saturno, Visconti
Sulla partita di domani ecco il commento di Alfonso Ammirata: «In realtà ribadisco quanto dichiarato alla vigilia della partita con il Campobasso. E’ uno scontro diretto, ma al di là della classifica, al punto in cui siamo non ci possiamo permettere di guardare in faccia ad alcuno. Qui c’è solo da dare e ottenere il massimo. Il gruppo è bello carico e concentrato ed io conto molto sulla determinazione dei ragazzi».
Il tecnico rossoblù non recrimina sul lungo viaggio a vuoto, con andata e ritorno, verso Campobasso, che sicuramente ha penalizzato la squadra rossoblù, che naturalmente ha condiviso la scelta di non giocare per la tragica scomparsa di Morosini. «In questo momento – afferma Ammirata – a me preme solo ottenere il massimo dalle gare che rimangono, a cominciare da questa con il Giulianova. Su quanto accaduto lo scorso fine settimana non c’è altro da aggiungere, se non la rabbia ed il dispiacere per la scomparsa di Morosini».
Comincia domani, pertanto, un duro tour de force per quasi tutte le squadre della Seconda Divisione e la Vibonese non si sottrarrà a queste fatiche, che la vedranno scendere in campo quattro volte in dodici giorni, con due trasferte da affrontare a Campobasso e Isola del Liri. «E’ una situazione che si conosce fin dallo scorso agosto. Certo non è il massimo della vita giocare quattro gare in dodici giorni, anche perché di tempo per recuperare, considerati anche i viaggi da affrontare, ce n’è poco, però sappiamo di dover affrontare queste sfide e ci dobbiamo far trovare pronti mentalmente e fisicamente».
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