07/04/12. A pochi giorni dalla presentazione degli schieramenti politici, in tutta la provincia di Vibo sembrano sorgere diversi problemi di forma legati alle liste civiche che si contenderanno il massimo scranno al Comune alle prossime elezioni amministrative. E’ questo il caso della lista “Capistrano Unita” che subisce la ricusazione da parte della commissione elettorale di Vibo presieduta da M. S. Caracciolo.
La lista che fa capo all’ex sindaco di Capistrano e consigliere provinciale Savio Renato Arone è caduta in pasto alla tremenda macchina burocratica dalla quale difficilmente si scappa. La sfida contro Roberto Marcello Caputo e la di lui lista “Continuità per un futuro migliore per Capistrano” parte in salita per la compagine messa su da Arone e si ferma in un punto di non ritorno a meno che non si dia avvio ad un miracoloso ricorso.
Il candidato a sindaco, alle domande del cronista in merito alla notizia della ricusazione della propria lista ha risposto: «Così sembrerebbe… » lasciando intendere subito dopo che il gruppo sta impegnandosi per capire dove possono riscontrarsi le irregolarità nella presentazione.
La conferma è chiara invece nella delibera prot. n. 948 della commissione elettorale circondariale datata 5 aprile 2012.
Anche se l’errore di carattere burocratico può annoverarsi nella perdonabile sfera dei “peccati veniali” comunque risulta gravissimo rispetto alle norme di legge facendo risultare fallace la domanda di presentazione della lista “Capistrano Unita”.
Come riporta la delibera della commissione, le sottoscrizioni della lista «sono state apposte su n. 2 fogli privi del contrassegno di lista e dell’indicazione del nome e del cognome dei candidati: che detti fogli sono collegati ai modelli contenenti i suindicati elementi essenziali (contrassegno di lista e indicazione dei dati dei candidati) solo da spillatura con punti omega senza alcun timbro di congiunzione o altro mezzo tale da garantire la riferibilità dei candidati da parte dei sottoscrittori».
A questo punto, le modalità di presentazione della domanda non presenterebbero «garanzia di unità ed inscindibilità» dell’elenco, facendo venir meno la certezza che i partecipanti (ovvero 35, 15 in più del minimo richiesto) all’atto della sottoscrizione, conoscessero effettivamente sia la lista che il nome dei candidati in seno alla stessa.
A questo punto per la compagine di Marcello Roberto Caputo la riconferma dovrebbe essere certa, a meno che i candidati non raggiungano lo sbarramento (50%+1) degli aventi diritto al voto.
La sfida tra ex sindaci e tra due forti schieramenti, mostratasi alla vigilia delle presentazioni quale “scontro tra titani” con l’elettorato spaccato a metà, diventa adesso un gioco da ragazzi per i fedeli di Caputo, i quali al momento possono solamente temere un improbabile esodo.
Nel frattempo si attende di sapere se il ricorso da parte dei componenti di “Capistrano Unita” verrà avviato e quali saranno le conseguenze per il gruppo guidato dal consigliere provinciale Arone, incappato in un tranello che difficilmente dovrebbe colpire un amministratore.
BRUNO GRECO