05/04/12. Grande successo ottenuto sabato scorso a Caria, con la rappresentazione del musical “Morte e vita a duello” presso il padiglione scolastico. Una sacra rappresentazione che ha visto protagonisti diversi giovani del luogo. Al culmine l’incessante lotta tra la morte e la vita e la conseguente vittoria di quest’ultima.
Un duro scontro, simbolo della Pasqua cristiana, in cui vi si indica il passaggio dalla morte alla vita per Gesù, e l’inizio di una vita rinnovata per i cristiani. La Pasqua d’altronde è la festività che racchiude in sé tutto il mistero cristiano: con la Passione, Cristo si è immolato per l’uomo, liberandolo dal peccato originale, riscattando la sua natura ormai corrotta; con la Risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il proprio destino, cioè il risveglio alla vera vita.
Il musical ha registrato un susseguirsi di scene: l’entrata a Gerusalemme, l’ultima cena, l’orto degli ulivi, la persistente tentazione della morte, il processo di Caifa, di Pilato, la crocifissione, e la definitiva sconfitta sulla morte. Diversa gente presente alla sacra rappresentazione soddisfatta di quanto è stato rappresentato, per le scene particolarmente toccanti, e l’impegno dei ragazzi interpreti dei diversi ruoli.
Un musical emozionante nell’incessante fluire degli eventi, che ha spinto il pubblico a riflettere su molti aspetti della vita grazie anche alla profonda introduzione del musical : «Ma la morte più terribile è quella delle menti, dei cuori. Quella che devasta le anime e rende un deserto l’intimo dell’uomo. È invisibile, ma fortemente presente, questa morte è quella che Cristo è venuto a sconfiggere per chi crede in lui e nel suo evangelium vitae». Un plauso ai ragazzi che per circa due mesi si sono impegnati per la realizzazione della rappresentazione, un ringraziamento particolare alla Compagnia Teatrale Cariese per aver fornito i costumi di scena, ma soprattutto al giovane Francesco Pugliese, sostenuto dagli animatori dell’oratorio “Don bosco” , il quale ha curato la recitazione dei ragazzi, credendo fortemente in loro, la speranza e la gioia di vita, apprezzandoli e seguendo in particolar modo lo spirito di Don Bosco: «mi basta siate giovani perché io vi ami assai».
SERVIZIO A CURA di Annalisa Fusca
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