02/04/12. Un passo avanti e uno indietro. Può essere descritto tramite questa semplice frase quanto spesso avviene -specialmente in tema di lavori pubblici- nella nostra amata regione, in particolare nella Provincia di Vibo Valentia. Un passo avanti, che solitamente richiede anni, e uno indietro, che solitamente richiede poco tempo. Faccio un esempio per spiegarvi cosa voglio dire. Prendiamo la strada provinciale che da Brattirò porta al bivio di San Rocco (2 km circa). Negli ultimi tempi, dopo decenni di quasi totale mancanza di manutenzione, le autorità competenti hanno iniziato ad intervenire su di essa e qualcosa di buono hanno fatto: l’asfalto e segnaletica orizzontale sono stati sistemati (lavori costati circa 100 mila euro). Insomma, dopo anni e anni, finalmente il passo in avanti è stato compiuto, con molta fatica . Ebbene, dopo meno di due anni la medesima strada è di nuovo dilaniata dalle buche. L’asfalto è “saltato” in molti punti, in alcune sezioni è già consumato e le conseguenti crepe createsi sono state finora riparate senza garbo. Questo si verifica -lo ripeto per la terza volta- dopo meno di due anni dall’intervento per asfaltarla (il passo indietro). Venti anni ci sono voluti per asfaltare questa benedetta strada, ma in poco tempo si è tornati alla situazione di partenza.
Mesi fa ho parlato con il sindaco di Drapia di questa anomalia. L’ho spronato a ricercarne la cause (lavori fatti male? Pendenza della strada da rivedere? strato di asfalto insufficiente? mancanza di manutenzione? altro?) ma il primo cittadino, con la sua solita (a mio modo di vedere spesso eccessiva) prudenza, non è riuscito a darmi risposte (preciso che i lavori della strada sono stati fatti dalla Provincia, ma credo che il sindaco abbia almeno il dovere di vigilare su quanto viene fatto nel suo territorio e segnalare eventuali lavori fatti a ca…volo).
Di esempi simili a quello sopra riportato se ne possono fare tanti, in ognuno dei nostri territori, e sono sicuro che a voi, cari lettori, questo esempio faccia venire in mente numerosi e simili casi. Quanti lavori pubblici eseguiti in modo penoso avete visto in giro? Strade “riparate” con scarsa cura. Spazi pubblici sistemati con materiale scadente, dopo tempi lunghi e senza alcuna delicatezza. Opere completate ma abbandonate senza manutenzione. Cattedrali nel deserto. Edifici ultimati ma non fruibili a causa delle spese di gestione non preventivate…etc
L’esempio della strada provinciale appena riportato, pochissima roba rispetto a tanti altri, non è solo che la punta dell’iceberg.
Un passo in avanti, quindi, che richiede anni a anni, e uno indietro, che si verifica, a volte, dopo solo pochi mesi.
In Calabria, e qui da noi in particolare, spesso succede così….e nuju dici nenti!
Mario Vallone
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