27/03/12. Carissimi lettori, sono indignato!
La mia rabbia, propria di molte altre persone, scaturisce dalla costruzione della cosiddetta “Variante di Caria”, strada che, un volta ultimata, eviterà l’attraversamento della frazione drapiese e, a detta di quanti l’hanno voluta e progettata, permetterà di accorciare i tempi di collegamento tra Tropea e l’entroterra del Poro.
LA VARIANTE ERA NECESSARIA?
I nostri politici hanno deciso, e nessuno (o quasi) si è opposto a questa loro decisione con decisione (scusate il gioco di parole), che sarebbe stato necessario, per favorire lo sviluppo della nostra provincia, impiegare due minuti in meno per raggiungere Vibo Valentia percorrendo la provinciale 17. Merci e persone arriveranno destinazione due minuti prima ed il Pil della provincia schizzerà alle stelle. Già, 2 minuti, perché poi di questo si tratta. Salendo dalla cittadina tirrenica, una volta ultimata la nuova Variante cariese, impiegheremo 120, al massimo 122, secondi in meno, per raggiungere l’altopiano del Poro. Il nuovo tratto di strada, infatti, considerando anche le tre rotatorie previste (all’imbocco del nuovo tratto, circa a metà, ed alla fine) impongono alle auto di rallentare e, se prima si era costretti ad attraversare il centro abitato di Caria, in futuro si percorrerà questa strada, un po’ più breve, ma in fin dei conti mica tanto più veloce. Insomma, viene da chiedersi: ma era davvero necessario ed opportuno distruggere un pianoro di ulivi secolari, sfiancare una collina di roccia per 40 metri di profondità, violare irrimediabilmente un’area archeologica tra le più interessanti d’Europa, spendere milioni e milioni di euro, per guadagnare 120 secondi di tempo?
A me sembra proprio di no.
LA VARIANTE COME IL PONTE SULLO STRETTO
A chi ha giustificato la variante come fondamentale per sviluppare il territorio vibonese dico che non sono d’accordo. Si, va bene, mi si può dire, è solo un’opinione diversa dalla tua. Tu pensi che non servirà a niente, un’altra persona la pensa diversamente. Ci sta. E’ un’opinione e, come tutte le opinioni, va rispettata, anche se non condivisa. A queste persone che la pensano così vorrei però dire: ammesso (e non concesso) che la nuova strada serva allo sviluppo, che essa sia fondamentale per rilanciare la zona, ammesso e non concesso ciò, era questa la priorità? Pensate che, tra tutti i nostri problemi quello di principale rilevanza ed urgenza cui dare precedenza fosse proprio costruire questa strada? E’ un po’ come la questione del ponte sulle stretto di Messina. Io credo che a molti non piaccia, mentre altri saranno di opinione diversa. Alcuni penseranno servirà a poco, altri penseranno che, al contrario, sarà un volano di sviluppo. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a due opinioni, entrambi legittime. Ma siamo sicuri che la priorità sia il ponte? Siamo sicuri, rimanendo in tema di viabilità, che venga prima delle altre strade (pensiamo solo alla Sa-Rc ed alla statale 106)?
RIENTRAVA TRA LE PRIORITA’ DEL VIBONESE?
In questo esempio, come nel caso finito sotto la nostra lente di ingrandimento, credo che la questione sia simile. Al di là delle opinioni circa l’utilità dell’opera, passando dalle opinioni ai dati di fatto, viene da chiedersi: era questa la priorità del vibonese? Era il caso di destinare milioni di euro su di essa? Milioni e milioni perché tra varianti di progetto e varianti di varianti chissà quanto alla fine si andrà a spendere e chissà quando l’opera si completerà. Senza considerare gli assurdi e vergognosi problemi creati dal cantiere sui quali stendiamo un velo pietoso.
IL SOSPETTO
Il sospetto (più che un sospetto) è che nella nostra amata terra i soldi spesso si spendano per speculare, per far lavorare questo o quello, per favorire questo o quello, non per l’interesse collettivo. Non era meglio, rimanendo sempre in tema di viabilità, con queste risorse mettere in sicurezza tutte le strade provinciali? Abbiamo buche ovunque, segnaletica obsoleta (per non dire penosa e pericolosa), frane continue ai bordi delle strade perchè mancano le protezioni, etc. Non si potevano spendere i soldi per risolvere queste criticità? Possibile che si debba assistere sempre a sperperi vergognosi e deleteri e tutti (o quasi) se ne stanno in silenzio?
MarioVallone