30/03/12. Ieri mattina il prefetto di Vibo Valentia Michele di Bari ha ricevuto una delegazione composta dai rappresentanti di Confindustria e dalle segreterie confederali di Cgil , Cisl , Uil ed Ugl firmatarie del manifesto “Obiettivo Crescita Legalità”. Il “manifesto” è nato con lo scopo di dare vita ad una filiera socio-economica ampia e rappresentativa del territorio ed alla conseguente creazione di una piattaforma comune, contenente azioni ed obiettivi di sviluppo complessivo. Da ciò l’esigenza di intervenire sui fattori di svantaggio per generare competitività, legalità, inclusione sociale e nuovo slancio al mercato del lavoro. “La coesione – si legge in una nota di Confindustria – e gli obiettivi che hanno trovato d’accordo tutte le sigle sindacali ed il mondo imprenditoriale hano come scopo principale la realizzazione di buone prassi che mirano ad affermare la legalità in ogni manifestazione della vita delle imprese e dei lavoratori. Una condivisione di intenti che le forze sociali hanno confermato con la sottoscrizione del manifesto e che le impegna in prima linea ad attuare gli atti concreti contenuti in una piattaforma di azioni a sostegno dei lavoratori, del tessuto produttivo e soprattutto delle future generazioni di cittadini di questa provincia.”
Il prefetto Michele di Bari ha accolto con fiducia il segno di maturità dimostrato dalla stesura dell’accordo che esprime una sostanziale correttezza di relazioni tra il sistema delle imprese e le organizzazioni sindacali. Nell’incontro in Prefettura, Di Bari ha invitato i sottoscrittori a rendere “ordinario” ciò che spesso può sembrare straordinario, attraverso la pratica quotidiana di comportamenti sani ed improntati al vivere civile.
«La legalità – ha affermato il Prefetto – è questione spesso assai discussa e poco praticata. Auspico che insieme alla Prefettura che fornirà ogni sostegno a questa importante iniziativa, ci sia una partecipazione attiva e concreta di tutti i protagonisti dell’economia vibonese, a partire dai sottoscrittori su cui faccio particolare affidamento».