20/03/12. E’ ripresa questo pomeriggio la preparazione della Vibonese in vista della partita con il Catanzaro di domenica prossima. I tecnici Ferrante e Viola hanno avuto tutto il gruppo a disposizione, ad eccezione di Cosentino, che non si è allenato, e di Benincasa, che ha svolto un lavoro differenziato. Lo stiramento al flessore lo tiene ancora in dubbio per la partita di domenica. Allo stesso tempo un infortunio alla caviglia ha costretto Figliomeni ad anticipare l’uscita dal campo. Anche lui, come Benincasa e Cosentino, si sottoporrà alle cure dello staff medico diretto dal dottore Cino Bilotta.
Proprio Giuseppe Benincasa ha iniziato a presentare la partita con le aquile giallorosse: «Ci aspetta una gara impegnativa – sottolinea il mediano rossoblù – e questo è particolarmente evidente. Si tratta di una squadra il cui valore non lo scopriamo certo noi, che è forte in ogni reparto. Servirà la migliore Vibonese per portare a casa un risultato positivo».
Sarà una gara speciale per tanti ex, fra i quali c’è pure Benincasa: «Non può essere, per me, una partita come le altre. Tanti bei ricordi mi legano al Catanzaro ed auguro di cuore alle aquile di volare verso la categoria superiore. Questi non sono campionati che meritano la società, la piazza e la tifoseria. Ed io sono sicuro che il Catanzaro volerà dritto in Prima Divisione, fermo restando che mi auguro che la scalata verso la categoria superiore si interrompa domenica e riprenda dopo la gara di Vibo».
Una sfida, quella di domenica prossima, che lo mette ancora fra i calciatori in dubbio. «In effetti è così. Anche oggi ho svolto un lavoro differenziato, ma conto e spero di esserci. Sono nelle mani del nostro staff medico verso il quale nutro profonda fiducia. Stringerò i denti per poter recuperare, perché domenica, ne sono convinto, uscirà fuori una gran bella giornata di sport. Tra l’altro le due tifoserie sono gemellate e si giocherà in un clima di festa e di allegria. Sul campo, però, sarà sfida vera, com’è giusto che sia. E noi speriamo di fare un regalo alla nostra società ed ai nostri sostenitori».
