20/03/12. E’ una Tradizione che si ripete ogni anno con puntualità il 23 di Marzo e che vede affluire a Tropea centinaia di venditori da tutto il centro sud e migliaia di visitatori e compratori; un evento che si tramanda di generazione in generazione. La fiera si sviluppa su un percorso di circa due km. L’evento anticipa di due giorni la festa dell’Annunciazione celebrata il 25 di Marzo, giornata in cui la Chiesa ricorda l’annuncio che l’Arcangelo Gabriele, inviato da Dio, fece alla Vergine Maria circa la nascita di Gesù. Tale festa cade esattamente nove mesi prima dalla celebrazione del Natale. L’origine della Fiera tropeana è sconosciuta. Ma tante sono le località italiane che nei giorni tra il 21 e 25 marzo celebrano la festa dell’Annunciazione con varie manifestazioni e tradizioni. Appuntamenti partecipatissimi anche perchè coincidono, dopo il lungo inverno, con l’arrivo dell’attesa primavera. Forse un modo per salutare risveglio della Natura. Da alcune ricerche fatte risulta che, con le dovute differenze, a Firenze ogni anno il 25 di Marzo, nella piazza antistante la Basilica della SS. Annunziata, si svolge una Fiera che sembra trovi la sua origine nell’esigenza di fornire di viveri e prodotti alimentari tipici tutti quei pellegrini che giungevano al santuario per festeggiare il capodanno che, fino al 1582 e, a Firenze, fino al 1750, si celebrava il 25 di marzo, e per invocare la Vergine. Difatti, oltre alle bancarelle ricolme di prodotti alimentari, erano venduti anche fiori, candele ed oggetti ex voto da offrire alla Madonna per grazia ricevuta. Nella tradizione popolare italiana la Fiera dell’Annunziata riveste quindi notevole importanza perchè in essa confluiscono motivazioni religiose, civili e motivi legati al ciclo della natura.
(tratto dal libro “Tropea: storia, arte e gastronomia”- curato da Saverio Ciccarelli)