Cultura in lutto per la morte di Nicola Provenzano

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01/03/12. Soriano e la Calabria piangono un grande uomo di cultura. Si è spento infatti, alle 2 della notte di domenica, presso il nosocomio di Vibo, Nicola Provenzano, ottantasettenne intellettuale calabrese. Preside in pensione, più volte consigliere ed assessore alla provincia di Catanzaro, autore di libri –sua una raccolta di poesie “Lucidi Orpelli”, dal ’79 Provenzano ha dedicato anima e corpo alla biblioteca calabrese di Soriano, struttura unica nel suo genere, da lui partorita e da più di 30 anni meta imprescindibile di studenti e studiosi, con oltre 33 mila volumi di autori o temi calabresi, alcuni dei quali vere rarità, che acquistava sia da privati che dai cataloghi antiquari.

Una terza figlia, la biblioteca per lui, oltre alle 2 avute dalla moglie morta qualche anno fa, e, come con una figlia, vi si dedicava con amore, passione e costanza, presente nel suo ufficio anche le domeniche ed i giorni di festa, per onorare una missione: «ricordare – è scritto nel sito web della biblioteca- la civiltà di una Terra che ha segnato la storia e la cultura occidentale, ha dato il nome… alla Patria tutta… e luce al mondo con lo splendore della Magna Grecia e l’aurea sapienza di Pitagora , la saggezza legislativa di Zaleuco… Con Gioacchino da Fiore il veggente, il cosentino Telesio e Tommaso Campanella l’utopista».

La biblioteca, inoltre, da più di un decennio pubblica “Rogerius”, rivista culturale e bibliografica semestrale in cui sono raccolti scritti e approfondimenti di vari autori. Unanime il cordoglio verso la figura del preside Provenzano. A partire dal Sindaco Francesco Bartone, che ha dichiarato il lutto cittadino e lo ricorda sia da allievo sia come cofondatore, insieme allo storico Antonio Tripodi, della biblioteca, parlando della sua dipartita come un «vuoto difficile da colmare. Un intellettuale infaticabile, sul cui esempio dobbiamo continuare per far si che la biblioteca abbia l’importanza che ha avuto sino ad oggi».

Stesso pensiero per Antonio Tripodi, direttore di “Rogerius” e stretto collaboratore di Provenzano, «la cui azione, in suo onore, è assolutamente da proseguire. La biblioteca continuerà ad essere disponibile a chi ne vorrà usufruire, anche se sarà difficile trovare una figura che, come lui, sia costantemente presente». Cordoglio, inoltre, è stato espresso anche da Merilia Ciconte, direttrice del Mumar. Intanto, cominciano ad arrivare le prime iniziative per ricordarne il nome, come quella lanciata da 5 associazioni culturali calabresi (“Amici della Calabria”, “Calabria prima Italia”, “Istituto di tanatologia, “Università delle generazioni” e “Università dei popoli”) adoperatesi a richiedere alle competenti istituzioni d’intitolare la biblioteca al suo fondatore. Il minimo dei riconoscimenti. I funerali, domani alle 16:30 al santuario di San Domenico, mentre, dopo la cerimonia, Nicola Provenzano varcherà per l’ultima volta l’uscio della biblioteca, per un ricordo personale del sindaco, di Antonio Tripodi e di altri collaboratori. Per poi partire per la nuova dimora, e rimettersi al lavoro per fondare un distaccamento della sua biblioteca.

VALERIO COLACI (Calabria Ora del 28 febbraio 2012)

 

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