23/02/12. Ecco l’intervento integrale del Presidente Scopelliti in Consiglio sulle infrastrutture. Buona lettura.
Onorevole Presidente, Onorevoli Consiglieri,
Il rispetto del mandato conferito dai cittadini calabresi merita un forte e concreto impegno nel perseguire – a tutti i livelli – gli interessi del territorio calabrese ed impone agli amministratori di rendersi parte attiva ed operativa nella direzione di un rilancio che la Calabria attende ormai da troppo tempo.La sfida che il Governo regionale ha raccolto in tal senso è ambiziosa: guidare i processi ed assumere la responsabilità di dar corso alle opzioni strategiche per la realizzazione di un programma di governo che fa di uno sviluppo non più derogabile l’elemento su cui fondare ogni azione e che, al contrario, il permanere di una infrastrutturazione di base deficitaria rispetto al resto del Paese può – evidentemente – rischiare di compromettere. Se i principi di coesione territoriale, sociale ed economica su cui si fonda il Trattato dell’UE individuano nella riduzione delle disparità regionali la condizione per la crescita e lo sviluppo dell’Unione intera, poter contare su un efficiente sistema di infrastrutture di trasporto, quale fattore di avvicinamento e coesione fra le regioni meridionali dell’Italia e quelle dell’Europa settentrionale, riveste, per il Mezzogiorno, un’ importanza strategica vitale. La scelta di un preciso percorso di individuazione di strategie e di priorità risponde all’opportunità che a strumenti strategici ben strutturati facciano seguito strumenti operativi efficaci e condivisi.
In tale delineato contesto si inseriscono le attività che hanno condotto alla rimodulazione del piano relativo all’ Asse “Reti, Trasporti e Mobilità” del POR FESR 2007 – 2013 che ha avuto come presupposto proprio il raccordo dinamico ed efficace degli obiettivi previsti nella parte programmatica, in un’ottica di superamento delle “rigidità” che nei passati periodi hanno spesso vanificato la possibilità di realizzare gli interventi. Nell’ambito dell’Obiettivo Specifico del Programma che si propone il fine di “Sviluppare l’accessibilità esterna e interna della Calabria, potenziare il Sistema regionale dell’intermodalità e della logistica, promuovere la mobilità regionale e urbana sostenibile e migliorare l’accessibilità alle aree interne periferiche” è stato pianificato l’utilizzo dei fondi (479,72 M€) finanziando, con gli stessi, interventi dotati di adeguato livello progettuale.
L’obiettivo perseguito è stato duplice: creare le premesse per rendere efficace la spesa anche nell’ottica degli obiettivi fissati in merito dalla Comunità Europea e rendere produttivo l’investimento dei fondi comunitari attraverso il criterio della priorità funzionale degli interventi programmati. A valle delle scelte che hanno condotto alla rimodulazione, si è dato impulso – fattivo e operativo – alla concertazione ed alla sinergia con i Soggetti attuatori coinvolti nel processo di programmazione e realizzazione degli interventi mediante condivisione con gli stessi delle scelte e delle priorità da privilegiare. Tali attività hanno gia’ dato vita ad atti concreti. Nel contesto dell’operazione di rimodulazione, la previsione di dare “via libera” alla realizzazione dei Grandi Progetti relativi al Sistema di collegamento su ferro tra Catanzaro città e Germaneto e al Sistema di Mobilità su ferro dell’area di Cosenza prevedendone l’intera copertura finanziaria a valere su fondi FESR, si inserisce nell’ottica della strategia delineata dalla Programmazione Regionale Unitaria, nell’ambito della quale un ruolo fondamentale è assegnato alle politiche che favoriscono l’accessibilità all’interno del territorio regionale.
I Quattro Grandi Progetti, tra cui rientrano anche l’ Adeguamento della strada Gallico-Gambarie e la Nuova Aerostazione di Lamezia Terme, sono stati notificati alla Commissione Europea che li ha ritenuti “ricevibili”. Sulla loro approvazione, la medesima Commissione deve ancora esprimersi definitivamente. Contestualmente, i progetti sono stati trasmessi alla BEI per il perfezionamento della procedura di finanziamento della quota regionale. Ed ancora. Gli interventi, cui si è assicurata copertura finanziaria a valere, principalmente, su fondi POR Calabria FESR 2007/2013 e PON “Reti e mobilità” 2007/2013 riguardano anche lo sviluppo del corridoio integrato jonico (20 M€) mediante interventi per la messa in sicurezza della SS 106 Jonica nel territorio crotonese, l’ adeguamento del sistema portuale (27,10 M€) mediante interventi concentrati sui Porti di Crotone, Corigliano e Vibo Valentia e l’adeguamento del sistema aeroportuale (88,88 M€) . E proprio per rimanere in tema di infrastrutture aeroportuali, recependo le istanze di una parte importante del territorio calabrese, è in fase di avvio, a cura dell’Assessorato Regionale competente una manifestazione di interesse legata ad una iniziativa di Project Financing finalizzata alla realizzazione dell’aeroporto di Sibari. La procedura per l’individuazione del promotore si baserà su un programma di interventi in attuazione dello studio di fattibilità già disponibile che potrà essere integrato e modificato al fine di perseguirne la sostenibilità economico-finanziaria. L’aeroporto di Sibari, potrà diventare una infrastruttura regionale complementare e di supporto agli scali esistenti, rispondendo alle esigenze di segmenti di mercato specifici, come charter, low-cost e voli commerciali che, ad oggi, incontrano alcune difficoltà ad operare. Nell’ottica di un approccio “sistemico”, la struttura potrà agevolare l’integrazione del sistema dei trasporti del territorio e garantire evidenti processi di investimento e sviluppo. Su un altro, importante fronte, il perseguimento da parte del Governo regionale dell’obiettivo di un sistema ferroviario, stradale e portuale moderno capace di ridurre i secolari gap regionali, ha reso possibile lo stanziamento di importanti risorse previste per la Calabria dal Piano per il Sud. Gli interventi selezionati tramite una responsabile programmazione che ha convogliato le istanze provenienti dal territorio permetteranno alla Calabria di consolidarsi nell’ottica di un pieno sfruttamento della propria posizione baricentrica rispetto alla grande risorsa rappresentata dal Mediterraneo.
All’interno del percorso delineato dal Piano per il Sud la Regione ha svolto un ruolo essenziale nell’ambito del confronto attuato a livello nazionale, focalizzando l’attenzione sull’individuazione di interventi capaci di contribuire all’efficacia della politica di coesione finalizzata alla riduzione delle disparità regionali, garantendo al contempo presupposti in grado di rendere concreto l’impiego delle risorse in termini di risultati attesi.
Il passaggio dalla fase strategica alla fase attuativa del “Piano” tramite l’adozione di strumenti efficaci e condivisi, ne permetterà la necessaria “traduzione” in azioni concrete e operative. In tema di infrastrutture viarie il Piano contempla, complessivamente, 500 M€ di interventi. Partendo dall’esigenza di rafforzare la comunicazione tra l’Est e l’Ovest del nostro territorio e i conseguenti scambi tra lo Jonio ed il Tirreno, particolare attenzione è stata riservata alla Trasversale delle Serre per la quale è stata garantita con 185 M€, la completa copertura economica dei lotti non realizzati. Mi permetto di definire questo un risultato storico! Sempre in tema di trasversali, il Piano finanzia interventi di completamento di importanti itinerari di collegamento come quello tra la SS 616 del Medio Savuto e la SS 280 dei due Mari per circa 100 Milioni di € e quello tra Mirto Crosia-Longobucco pre 22,4 Milioni di €. Su un primo fronte, pertanto, mettere a frutto gli sforzi intrapresi, significa intraprendere un percorso finalizzato alla creazione di un sistema intermodale virtuoso nel cui contesto si inseriscono, inoltre, le risorse stanziate per il potenziamento del porto di Catanzaro Lido ed una parte di opere – di rilevanza nazionale – relative ad interventi sull’asse autostradale Salerno-Reggio Calabria ed al potenziamento dell’elettrificazione sulla direttrice ferroviaria dello stesso itinerario. Il Piano prevede, altresì, uno stanziamento di 120 M€ per la mobilità sostenibile della città di Reggio Calabria nonche’ 200 M€ per la riconfigurazione della linea ferroviaria sul nodo terminale della Stazione mediante l’ abbassamento del piano dei binari e la successiva intubazione. E’ di tutta evidenza, pertanto, che la strategicità degli interventi selezionati e finanziati dal Piano assegna una connotazione di grande importanza alla fase di attuazione di cui la pubblicazione della Delibera CIPE 62/2011, che ufficializza lo stanziamento, segna l’avvio. In tale contesto, l’attivazione di una fase di interlocuzione con i soggetti attuatori degli interventi, sta consentendo agli Assessorati regionali competenti di avviare l’indispensabile percorso finalizzato a coordinare le strategie generali con le opportune azioni operative. L’attuazione degli interventi avverrà attraverso appositi “Contratti Istituzionali di Sviluppo” che rappresenteranno gli atti negoziali volti a definire responsabilità, tempi e modalità di attuazione. Con l’intento di fornire risposte reali a territori che attendono da troppo tempo il completamento di opere strategiche, il Governo regionale continuera’ a concentrare i propri sforzi nella direzione di un indirizzo efficiente ed efficace delle risorse pubbliche da convogliare su interventi che siano in grado di suscitare il maggiore impatto sulla funzionalità delle reti. E pero’ non può sottacersi che l’elevato divario in termini di dotazione infrastrutturale e qualità dei servizi di trasporto del Sud, oltre a limitare le possibilità di crescita delle imprese e a deprimere le condizioni sociali dei cittadini del Mezzogiorno costituisce, evidentemente, un elemento di criticità per la crescita soprattutto in termini di impatti sulla competitività e sulla sostenibilità dello sviluppo. E’ proprio in tale direzione che si colloca la recente attivazione del percorso di confronto con il Governo centrale nel contesto del quale il 9 febbraio scorso è stata rappresentata al Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, una dettagliata analisi sull’ inderogabile quadro esigenziale infrastrutturale della nostra Regione nell’intento di proseguire, con rinnovata determinatezza, nel solco dei meccanismi già avviati ma che, con ogni evidenza, non possono ritenersi esaustivi di un assetto infrastrutturale palesemente deficitario.
Sul fronte del sistema viario abbiamo rappresentato le evidenti problematiche relative al completamento dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria e degli interventi in corso sulla SS 106. Se è vero, infatti, che i fabbisogni finanziari per il completo adeguamento del tratto calabrese della A3, ammontano ad oltre 2,8 Miliardi di € e che la consistenza finanziaria prevista dall’ultima Delibera CIPE è pari a 217 Milioni di €, appare evidente che allo stato non è neanche ipotizzabile una previsione di conclusione dell’opera per la quale non è più rinviabile una rigorosa definizione di tempi di esecuzione e modalità di finanziamento.
Alla stessa stregua, sull’estesa complessiva della SS 106, pari a circa 400 chilometri risultano lavori finanziati e/o in corso esclusivamente per 82 chilometri e la dotazione prevista dal Piano per il Sud attribuisce parziale copertura finanziaria al solo Megalotto 1 “S.Ilario – Gioiosa Jonica”. Fermo restando il quadro complessivo previsto per il completamento dell’intera arteria su interventi ancora in fase di progettazione, ammontante a circa 15 Miliardi di €, le esigenze ascrivibili, quantomeno agli interventi in corso di esecuzione, ammontano ad ulteriori 744 Milioni di € di cui:
– 80 Milioni di € per il completamento del sopracitato Megalotto 1
– 30 Milioni di € per il completamento del Megalotto 2 “Squillace – Simeri Crichi” in fase di esecuzione e già in parte fruibile
– 536 Milioni di € per il Megalotto 3 “Sibari (SS534) – Roseto Capo Spulico” già oggetto di affidamento a Contraente Generale.
– 98 Milioni di € per il completamento dei lavori di costruzione della “Variante esterna all’abitato di Palizzi- 2° lotto”
Le esigenze di rilancio e sviluppo sono state evidenziate anche per un sistema ferroviario che necessita di indifferibili interventi di velocizzazione e sviluppo ostacolati dalla mancata previsione di adeguata programmazione finalizzata all’estensione del sistema di Alta Velocita’ sul territorio calabrese. La garanzia dell’estensione di detto sistema alla dorsale ferroviaria della linea Battipaglia – Reggio Calabria è elemento preminente per le strategie di sviluppo della Regione che, allo stato, non appaiono colte dalla Società RFI atteso che l’aggiornamento del Contratto di Programma 2007_2011 include tale estensione nella sezione Opere previste a completamento del Piano, con risorse finanziarie da reperire integralmente. Abbiamo, pertanto, esortato il Governo ad impegnare concretamente RFI s.p.a. ad attivare le azioni propedeutiche per l’inclusione nei documenti di programmazione relativi al periodo 2012_2016 dell’estensione del sistema AV/AC sulla Linea Battipaglia – Reggio Calabria, quantomeno nella Sezione “Opere prioritarie da avviare”. Sul fronte dei servizi ferroviari abbiamo sottoposto all’attenzione del Governo la situazione di forte sofferenza registrata da Ferrovie della Calabria, nei confronti della quale le azioni intraprese dalla Regione necessitano di un forte sostegno da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nelle vesti di socio unico. Se infatti la Regione ha affrontato la situazione debitoria della società mediante accordi finalizzati ad una riduzione dei costi del lavoro ed alla possibilità di alienare beni non utili all’esercizio di impresa, provvedendo altresì ad attivare l’iter di accensione di un finanziamento di 20 milioni di euro per la riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie, è opportuno che il socio unico si faccia carico della completa erogazione dei fondi (circa 24 Milioni di €) necessari a coprire il maggior fabbisogno per il periodo 2002-2007 ripianando il disavanzo per gli anni dal 2008 in poi, stimabile in circa 9 Milioni di € all’anno. Riteniamo inoltre necessario che il passaggio della proprietà dell’azienda dallo Stato alla Regione sia preceduto, così come previsto dall’Accordo di Programma dell’11 febbraio 2000, da un risanamento economico (ripiano di tutte le perdite) e tecnico (investimenti per il completo ripristino delle situazioni di degrado e obsolescenza dell’infrastruttura e del materiale rotabile). All’attenzione del Ministro abbiamo sottoposto anche le recenti problematiche legate ai collegamenti ferroviari nazionali proprio perché, nel corso dell’ ultimo biennio, la Calabria ha assistito ad una consistente riduzione dei collegamenti con il Centro-Nord Italia che ha riguardato sia i servizi di Trenitalia sul libero mercato che i servizi universali. A ciò si aggiunge una ridotta qualità dei servizi resi, dovuta sia alla vetustà di materiale rotabile, sia ad insufficienze organizzative che, all’interno di un contesto territoriale escluso dal progetto di Alta Velocità e che vede la linea ferroviaria jonica neanche elettrificata, restituisce un quadro allarmante per il quale abbiamo richiesto almeno una prima verifica sulla materia del corretto riparto, tra le diverse tratte ferroviarie, delle risorse destinate dal CIPE a Trenitalia S.p.A. (250 Milioni di € per il triennio 2009-2011), nell’ambito del nuovo contratto per i servizi universali di trasporto ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza. Per i servizi ferroviari regionali, la possibilità di garantire copertura del corrispettivo annuo previsto dal contratto di servizio in vigore con Trenitalia S.p.A. stipulato in data 9 giugno 2011 pari a 85,172 Milioni di €, è legata al criterio di ripartizione delle risorse assicurate dal Governo centrale che per l’anno in corso ammontano, per tutte le Regioni, a 800 Milioni di €. A questebsi potrebbero aggiungere le risorse derivanti dall’accordo per il TPL firmato il 21 dicembre 2011 tra Governo, Regioni ed ANCI, che dovrebbero portare l’intero fondo a complessivi 1,6 Miliardi di €. Lo scenario di ripartizione delle risorse secondo criteri “storici”, che assicurebbe completa copertura del corrispettivo previsto dal citato contratto, potrebbe mutare in virtù di quanto previsto dal D.L. 29/12/2011, n. 216 che definisce in febbraio 2012 la data entro cui il Governo dovrà sancire gli obiettivi di efficientamento e di razionalizzazione ed i criteri di riparto del fondo per il triennio 2012-2014. Sul tema dei servizi aeroportuali, la gestione dell’ aeroporto dello Stretto e di quello di Crotone, rappresenta presupposto indispensabile per garantire l’esistenza di collegamenti aerei in regime di oneri di servizio pubblico, finalizzati all’ obiettivo della continuità territoriale riconosciuto dalla normativa europea e recepito dalla legislazione statale. I regolamenti europei prevedono, infatti, la possibilità per uno Stato membro di imporre oneri di servizio pubblico riguardo ai servizi aerei di linea effettuati tra un aeroporto comunitario e un aeroporto che serve una regione periferica o in via di sviluppo all’interno del suo territorio o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto nel suo territorio, qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall’aeroporto stesso.
In conformità a tale principio comunitario, l’art. 36 della Legge 144/99 (e s.m.i), prevede che il Ministro dei Trasporti e della Navigazione (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) disponga, con proprio decreto, gli oneri di servizio pubblico relativamente ai servizi aerei di linea effettuati da determinati scali aeroportuali, tra cui proprio Crotone e Reggio, con i principali aeroporti nazionali. Per consentire l’espletamento delle operazioni propedeutiche all’attivazione dei voli in regime onerato, abbiamo richiesto al Governo di garantire, con sufficiente anticipo, copertura finanziaria a tale disposizione normativa. Senza entrare, almeno in questa fase, nel merito specifico del “Collegamento plurimodale permanente per l’attraversamento dello Stretto Calabria – Messina e delle relative opere di collegamento” , attendendo in tal senso le decisioni del Governo centrale che e’ auspicabile siano in linea con le determinazioni assunte dal precedente Governo, riteniamo comunque fondamentale prevedere una riorganizzazione complessiva della mobilità in attraversamento dello Stretto che disciplini i flussi di traffico pendolare tra le città di Reggio, Villa e Messina dai flussi di auto e mezzi pesanti a media e lunga percorrenza. Le azioni da intraprendere dovranno definire i termini di un accordo tra le due Regioni, finalizzato alla regolamentazione, organizzazione e la gestione dei servizi di collegamento tra le tre Citta’. Inoltre, tenendo conto anche degli esiti degli studi dell’advisor per il progetto sul collegamento stabile Sicilia nello scenario alternativo multimodale, si dovrà procedere ad adeguare l’assetto infrastrutturale con particolare riguardo ad approdi ed accessi. Mi avvio alle conclusioni rappresentando che il costante lavoro di analisi, pianificazione e programmazione riservato dal Governo Regionale al cruciale tema delle politiche infrastrutturali, troverà il momento di compiuta sintesi nel Piano Regionale dei Trasporti il cui avvio della procedura di redazione, colmando un vuoto “storico” nella pianificazione regionale in materia – datata 1997 – persegue uno degli obiettivi primari del nostro Programma di Governo. Il Piano rappresenterà, infatti, lo strumento attraverso cui delineare le priorità della Regione in termini di infrastrutture da realizzare e sarà evidentemente elemento decisivo anche per la riprogrammazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale, che precederà il complessivo ridisegno dei bacini di traffico. Nell’intento di realizzare un Piano che rappresenti non già uno strumento astratto, ma un concreto momento di costruzione di un vero quadro conoscitivo sul sistema dei trasporti – presupposto indispensabile per delineare gli indirizzi in materia – la redazione del Piano medesimo sarà accompagnata da un processo partecipato, finalizzato a recepire i bisogni e le aspettative dei diversi attori coinvolti nel tema mobilità dei passeggeri e delle merci. La prima “tappa” di tale processo registrerà nel mese di aprile un importante momento di incontro e sensibilizzazione del territorio nel quale gli amministratori comunali, le associazioni e le forze economico-sociali del territorio saranno invitate a manifestare le proprie istanze e ad offrire il loro contributo conoscitivo e valutativo. Concludo ribadendo che il perseguimento di un vero recupero degli atavici ritardi calabresi in tema di infrastrutture è al centro della nostra azione di governo e l’impegno profuso su tutti i livelli in cui il Governo Regionale può e deve intervenire, ne è forte testimonianza. E’ evidente, tuttavia, che gli sforzi regionali– sia pure intensi – non sono sufficienti a garantire la perseguibilità di un obiettivo di portata così ampia che richiede il necessario concorso di importanti risorse sia in termini economici che di sostegno istituzionale per un rilancio in cui fermamente crediamo. In tale direzione, tramite l’attivazione dei recenti meccanismi di interlocuzione con il Governo centrale, nel porre l’attenzione sulle fondamentali priorità della nostra Regione, vogliamo – al contempo – che lo storico spirito di “solidarietà caritativa” verso i territori meno sviluppati lasci il posto a scelte guidate da criteri di più ampio carattere nazionale che, per il tramite di una imprescindibile perequazione infrastrutturale, perseguono lo sviluppo e l’unificazione economico-sociale dell’intero Paese. Gli spunti e le riflessioni che scaturiranno nel corso dell’odierno dibattito, saranno senz’altro preziosi elementi per l’importante percorso di individuazione delle priorità su cui concentrare sforzi ed attenzioni oggetto dei prossimi incontri con il Governo centrale.
Giuseppe Scopelliti, Presidente della Giunta regionale della Calabria