14/02/12. Come previsto si è svolto sul campo di Mileto l’allenamento di rifinitura in vista della partita di domani, valevole per la 28ª giornata del campionato di Seconda Divisione, girone B, che vedrà la Vibonese ospitare l’Aprilia.
Alla seduta pomeridiana di allenamento, svoltasi in un clima di grande freddo, non vi hanno preso parte Alletto, Corapi e Petrucci, infortunati, e De Francesco, febbricitante.
Per la sfida di domani, pertanto, lo staff tecnico ha convocato i seguenti calciatori:
Portieri: De Filippis, Saraò
Difensori: Caridi, Cosentino, D’Agostino, Salvatori
Centrocampisti: Benincasa, Borghetto, Coco, Cosenza, Figliomeni, Mazzetto, Mercuri
Attaccanti: Caraccio, Doukara, Mastroianni, Santaguida, Saturno, Visconti
L’allenatore Elio Ferrante ha spiegato che «la squadra ha svolto un lavoro tattico, soffermandosi moltissimo sulle palle inattive. Dopo aver visionato il modo in cui l’Aprilia opera sui calci da fermo, abbiamo provato sul campo le stesse situazioni. Speriamo di essere più attenti e di conquistare una vittoria che avrebbe un grosso effetto sul morale e sulla classifica».
Per il tecnico Franco Viola «occorre reagire subito. Dobbiamo lasciarci alle spalle la partita con la Vigor Lamezia e pensare a come battere l’Aprilia. Sotto certi aspetti è un bene che si torni subito in campo, così avremo modo di riscattare il ko nel derby. Ci manca la vittoria e non possiamo più posticipare l’appuntamento con i tre punti».
Al “Luigi Razza” arriverà un Aprilia in salute (11 punti nelle ultime cinque gare) e la Vibonese deve fare i conti con diverse assenze fra infortuni e squalifiche: «La formazione ospite sta attraversando un buon momento – sottolinea Viola – e lo dimostrano i numeri ed i risultati. Noi, però, abbiamo urgente bisogno di vincere. Soprattutto fra le mura amiche è quanto mai necessario fare bottino pieno. Le assenze? Un tecnico vorrebbe sempre avere tutta la rosa al completo. Nel corso di un campionato lungo e faticoso come questo, però, certi intoppi sono da mettere in preventivo. Io confido molto nella voglia di riscatto dei ragazzi».
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