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Talarico: “Il mare risorsa importante”

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03/02/12. Un incontro tra i presidenti dei Consigli regionali delle regioni che affacciano sul Mediterraneo, per parlare della tutela del mare e delle coste, si è svolto alla Fiera del Levante, a Bari, nell’ambito di “Mediterre 2012”. Un evento di rilievo internazionale, durante il quale sono stati proposti suggerimenti e raccomandazioni per un impulso alle politiche di cooperazione e di sviluppo sostenibile nelle regioni del Mediterraneo. Alla riunione, sul tema della difesa del mare, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Corrado Clini, ha partecipato il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Talarico.
“Negli ultimi anni, e questo incontro di Bari ne è la conferma, è cresciuta la presa di coscienza che bisogna rivedere, profondamente, e radicalmente, il modo con cui viene gestito il patrimonio di risorse naturali del nostro paese – ha detto Talarico. E proprio il mare è da considerare tra le risorse più importanti, il nostro giacimento non curato e trascurato – ha detto ancora il presidente – verso il quale bisogna rivolgere tutte le nostre attenzioni di regioni mediterranee. Nella mia regione, la Calabria, con quasi ottocento chilometri di coste bagnate da due mari, lo Ionio e il Tirreno, si sente una forte vicinanza con il mare, per storia, per tradizione, per i molteplici aspetti legati all’economia locale. L’esigenza della difesa di questa grande risorsa che è il mare la sentiamo perciò come una questione strategica, da inserire in un programma di svolta, in senso ambientale, che richiede, in primo luogo, un forte e continuato impegno etico-politico capace di sollecitare, attorno a sé, una base ampia di consenso e di partecipazione.  In questo quadro, la lettura delle emergenze ambientali che riguardano il mare e la programmazione degli interventi da mettere in campo, necessitano – ha concluso Talarico – di una visione comune di tutte le realtà interessate al Mediterraneo. Sarebbe un’occasione da non perdere quella che le regioni e le aree mediterranee, riuscissero a fare sistema, con progetti comuni di difesa del mare, ad ampio raggio su vaste aree territoriali, in coordinamento con le politiche e le risorse del Ministero dell’Ambiente. Sarebbe questo un banco di prova fondamentale non solo per la difesa del mare, ma anche per lo sviluppo delle aree interessate”.
“La presenza del ministro e la partecipazione dei colleghi presidenti delle regioni che affacciano sul Mediterraneo, sono motivo di straordinaria soddisfazione”, ha osservato il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio  Introna. “Ci ritroviamo uniti, ad affrontare i problemi e a sostenere le ragioni del nostro mare, da Trieste a Ventimiglia. E questa è la testimonianza – ha concluso – che non siamo soli in una battaglia di civiltà, a difesa del lavoro e della vita in mare e sulle coste, della tutela della salute dell’ambiente e della gente”.
Il ministro Clini, intervenendo nel corso dell’incontro, ha proposto una riforma delle norme di salvaguardia per le aree marine protette, i siti d’interesse comunitario e per le zone ad alta protezione, sostenendo la necessità di investire sulle fonti rinnovabili e sul loro sviluppo così da creare una competizione con le fonti fossili. “Dobbiamo cominciare a capire qual è la direzione di marcia – ha detto il ministro – della nostra crescita economica e io sono convinto che le fonti rinnovabili possano rappresentare non del tutto ma in buona parte un’alternativa ai combustibili fossili”.

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