26/01/12. Riceviamo e pubblichiamo: “Anche quest’anno questa Amministrazione intende celebrareLa Giornatadella Memoria per ricordare le milioni di vittime della Shoa e delle deportazioni naziste.
Il Giorno della Memoria non vuole misconoscere gli altri genocidi di cui l’umanità è stata capace, né sostenere un’assai poco ambita «superiorità» del dolore ebraico. Non è infatti, un omaggio alle vittime, ma una presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di questo. Non è la pietà per i morti ad animarlo, ma la consapevolezza di quel che è accaduto.
Che non deve più accadere, ma che in un passato ancora molto vicino a noi, nella civile e illuminata Europa, milioni di persone hanno permesso che accadesse. Il giorno della memoria ci ha indotto a ricordare non solo lo sterminio degli ebrei ma anche quello nostro. Filippo Accorinti, Giuseppe Pugliese e Domenico Cortese, sono stati solo alcuni fra i tanti deportati delle nostre zone che hanno subito questo martirio.
Già l’anno scorso, nel corso di una manifestazione nell’aula consiliare, abbiamo voluto ricordare i deportati consegnando una targa a ricordo ai loro familiari e proiettando un documentario di 36 minuti, del regista Enzo Carone dove nella narrazione fuori campo del protagonista, affidata alla voce di Michele Kalamera, si inseriscono gli interventi dello scrittore e autore Antonio Pugliese e dell’anziano genitore recentemente scomparso. Quest’anno l’amministrazione ha organizzato una visita guidata al grande campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza, che fu l’unico in Calabria, costruito vicino al fiume Crati nel 1940 con lo scopo di confinare elementi considerati pericolosi al regime nazi-fascista. Esso, però divenne un campo dotato di libreria, sinagoga, asili, circoli culturali. Ospitava anche duemila persone, ma era afflitto dalla piaga della malaria che fece ammalare diversi internati. L’amministrazione ricorda in particolare un suo deportato che non fece più ritorno.
Il Commissario di Polizia Filippo Accorinti, nacque a Tropea nel 1916, visse a Parghelia, si laureò presso la facoltà di giurisprudenza di Roma dove, giovanissimo, risultò vincitore del concorso a vice commissario di Ps. Negli anni drammatici del finire della seconda guerra mondiale, prestò sevizio pressola Questuradi Udine dove le S.S. irruppero e catturarono una diecina di poliziotti, e li deportarono in un campo di concentramento. Non vi fecero più ritorno. Del Commissario Filippo Accorinti e degli altri poliziotti non si trovò mai il corpo. Deportato in Germania il 26 agosto 1944, a Dachau e poi a Mathausen, morì il 20 aprile 1945.
Il viaggio, organizzato con la collaborazione dell’agenzia ADV sevizi di Parghelia, sarà effettuato il 29 gennaio, prevede la sosta ed il pranzo in un ristorante del luogo, per prenotazione ed info rivolgersi all’agenzia di riferimento.”
ANNA SAMBIASE,
ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI PARGHELIA