21/01/12. Riceviamo e pubblichiamo: “Ci sono situazioni in Calabria che richiederebbero un’attenzione particolare da parte delle istituzioni. Meriterebbero interventi concreti più che titoli sulla stampa. Purtroppo però le cose non vanno sempre così. Come nel caso dei disagi che quotidianamente vivono nella nostra regione i malati di SLA (Sclerosi laterale amiotrofica),che recentemente hanno scritto una lettera aperta al presidente Scopelliti per sollecitare l’adozione di una serie di misure che consentano agli stessi di accedere più agevolmente alle cure e di vivere la malattia con meno disagi possibili. Chiedono una semplificazione delle procedure per la dotazione delle strutture sanitarie di presidi ed ausili, ma anche per i ricoveri, la totale e reale presa in carico dei malati e delle loro famiglie da parte del Sistema Sanitario Regionale, la rimozione della separazione tra i servizi di cura ospedalieri e quelli relativi alle cure domiciliari e all’assistenza, maggiori agevolazioni e gratuità nella disponibilità dei farmaci, compresi quelli non mutuabili (antiossidanti, vitamine, supporti proteici, ecc.) che rappresentano, per i malati di SLA, un fattore essenziale di contrasto alla progressiva perdita di forza, ma anche un elevato costo per le famiglie, un sostegno alle associazioni che a loro volta sostengono pazienti e familiari, che promuovono l’assistenza e la cura dei malati di SLA, che sostengono la ricerca scientifica e svolgono attività informativa. Ricordano nondimeno che il 25 ottobre del 2011 la III Commissione Attività Sociali, Sanitari e Culturali del Consiglio Regionale della Calabria aveva fatto proprie le istanze avanzate dai malati di SLA, considerando necessaria la predisposizione e l’adozione di una legge ad hoc che in qualche modo le recepisse.
Ad oggi però non c’è traccia alcuna di una proposta di legge in materia.La verità è che nel dibattito sulla sanità entra tutto tranne le problematiche che riguardano la condizione del malato. Tutta l’attenzione della politica è ripiegata sui costi del sistema e sulle misure volte a ridurre il debito accumulatosi in questi anni, anziché sulla necessità di potenziare, qualificare, ammodernare i servizi ed i presidi dislocati sul territorio.Non c’è dubbio che una razionalizzazione della spesa sia necessaria, purché si accompagni ad una riqualificazione dell’intero sistema, nel quale le esigenze del malato, come nel caso specifico dei malati di SLA, possano trovare il giusto accoglimento. Mi appello quindi al presidente Scopelliti ed alla Giunta regionale, chiedendo loro di raccogliere le istanze del malati di SLA, trasformando in atti concreti gli impegni che la Commissione sanità del Consiglio regionale ha recentemente assunto.Generalmente la politica non può essere inadempiente, ma sulla pelle dei malati ancora meno.”
Mimmo Talarico
(Consigliere regionale IDV)