14/01/12. Duro affondo del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti contro l’amministratore delle Fs Moretti. Scopelliti ha definito un’intervista di Moretti comparsa sull’Espresso “davvero imbarazzante. Moretti – ha aggiunto il governatore- chiede sacrifici e soldi alle Regioni e allo Stato ma intanto continua a tagliare i collegamenti. Esalta le FS, che tramite società controllate vincono gare all’estero, e non reinveste un solo euro in Italia per migliorare la rete.
Dice di non temere la concorrenza ma la sua guerra contro gli operatori privati è ben nota. Infine, ci illustra il suo sogno beffardo per i pendolari “comprare mille treni” perché “è l’investimento con effetti socio economici migliori”. Moretti, tra i tanti proclami e progetti, non espone un piano di rilancio delle Ferrovie per il Mezzogiorno. La Tav si ferma a Napoli e il resto d’Italia è tagliata fuori dalle opportunità di sviluppo, nonostante abbiamo appena festeggiato i 150 anni dell’unità. Intanto aumentano i focolai di proteste spontanee dei cittadini e se non si corre immediatamente ai ripari l’unico effetto sociale sarà quello di una rivolta nel Mezzogiorno.
Per questo -ha concluso Scopelliti- invito costantemente le massime autorità dello Stato a intervenire immediatamente sul problema dei trasporti, noi non possiamo più tollerare di avere un tale squilibrio con il resto dell’Italia che porta solo effetti dannosi all’economia e alle popolazioni del Sud”. E sullo stesso problema è intervenuto l’onorevole Laratta del Pd, il quale ha promosso, assieme al sindaco di Diamante Ernesto Magorno e altri 20 sindaci, una manifestazione di protesta lunedì mattina alle 10 alla stazione di Paola. L’appello rivolto a Trenitalia anche in questo caso è eloquente: “La Calabria è isolata. Annullare i tagli. Servono treni per i calabresi, che siano puliti e puntuali”. Una dura protesta, quindi, contro le scelte delle Ferrovie dello Stato, che, dice Laratta, “puntano solo al nord e alla Frecce Rosse verso le regioni del Centro-Nord. Il sud, per Trenitalia non esiste più!” “La protesta -ha affermato sempre Laratta- si sposterà nei prossimi giorni lungo la tratta ionica calabrese, che sembra una linea di un secolo fa. Lì occuperemo simbolicamente un convoglio: ammesso che almeno uno al giorno transiti ancora!!” Insomma, sulla vicenda trasporti si sta verificando un’unità d’intenti delle forze politiche calabresi (non poteva essere altrimenti). “Dobbiamo lavorare insieme -ha commentato in tal senso Laratta- su alcuni problemi di particolare gravità che colpiscono i cittadini calabresi. I trasporti fra questi. Il taglio drammatico dei treni del sud, avviato con il governo Berlusconi -ha aggiunto l’onorevole- mette in ginocchio la Calabria. Fermo rimanendo i ruoli di ognuno, si può lavorare per chiedere a Trenitalia e al Governo quell’attenzione per la Calabria che finora non c’era mai stata.”
Mario Vallone