07/01/12. Secondo me l’avvocato Corrado L’Andolina di San Giovanni di Zambrone è uno dei più bravi giornalisti della provincia di Vibo Valentia. L’ho sempre stimato per il suo modo di scrivere, originale, preciso e mai banale, e, da quando lo conosco, lo stimo anche come persona. Il pezzo che vi proponiamo qui di seguito porta la firma di Corrado. E’ un delizioso excursus storico su una famiglia del suo comune; più precisamente sulla capacità di queste persone di adattare la propria attività commerciale per stare a passo coi tempi. Grazie Corrado… a nome mio e di tutta la redazione di Vibonesiamo.it.
MarioVallone
Dal 1936 ad oggi, ecco come i Cognetto hanno interpretato i gusti
ZAMBRONE Nel 1936 nel centro di Zambrone, veniva avviato il primo esercizio commerciale del capoluogo; a farsi promotori dell’iniziativa, Maria Rosa Morello e Carlo Cognetto. L’esercizio era adibito a “cantina” e drogheria. Il negozio subì qualche difficoltà in concomitanza con la Seconda guerra mondiale, ma superò la fase critica e ciò anche in virtù del ruolo sociale ricoperto dal suo titolare (impiegato comunale), capace di una propria autonomia economica. Nel 1952, le avvisaglie del boom economico nazionale contagiarono anche il piccolo centro zambronese. E così, il negozietto destinato alla vendita dei prodotti alimentari venne ampliato, mentre la cantina fu trasformata in un bar con una modernissima macchina del caffè e ghiottonerie mai viste. Salvatore Cognetto, figlio di Carlo e inserito sin dagli anni Cinquanta nell’azienda di famiglia, riferisce, in merito, con dovizia di particolari: «La grande novità fu rappresentata dai gelati. Nei primi anni della metà del secolo scorso, la granita, preparata solo di domenica era venduta in grande quantità a cento lire. Il gelato, invece, era preparato tutti i giorni. Un assaggio di cono veniva venduto a sole cinque lire. La macchina utilizzata era la regina tra quelle del tempo; si trattava di una modernissima Cattabriga».
L’attività continuò per tutti gli anni Sessanta con un andamento positivo. Tuttavia, la mutazione della domanda preparava il terreno a un cambiamento dell’offerta. Fu così che Nel 1975, si ebbe una svolta significativa: il negozio di generi alimentari lasciava posto a un supermarket con annessa distribuzione di frutta e verdura e il piccolo bar a uno più ampio dotato persino… di calcio balilla, flipper e videogiochi. A farsi promotore della nuova impresa, lo stesso Salvatore Cognetto e sua moglie Francesca Cortese. Si cercava, ancora una volta, di impattare le esigenze dell’utenza, profondamente cambiata nel tempo. In linea con questa tendenza, lo scorso 23 dicembre è stato inaugurato un nuovo esercizio commerciale: “Pizzeria Aramonese”. Il prodotto più conosciuto e apprezzato dagli Italiani verrà preparato, come da tradizione, nel forno a legna. L’attività sostituisce il vecchio supermarket, ormai superato dalla grande distribuzione; mentre, il bar è stato profondamente rinnovato. A farsi carico della nuova attività, Fabio Cognetto, figlio di Salvatore e nipote di Carlo, con la moglie Cinthia Stratico. Il titolare sarà anche il pizzaiolo; la gestione del locale, infatti, avrà (come in passato) una connotazione strettamente familiare. Il negozio di generi alimentari, invece, è stato annesso alla limitrofa macelleria gestita da Carlo Cognetto, figlio maggiore di Salvatore. Insomma, una tradizione di famiglia che si perpetua da tanti decenni e che merita attenzione perché avviata in un contesto di crisi e di contrazione dei consumi (info: 349-7859358).
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 6 gennaio 2012, p. 29
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