Celebrata a Caria presso il Monumento dei Caduti, la ricorrenza delle vittime delle due guerre mondiali. Il 4 novembre, infatti, solitamente ricorre la Festa dell’unità nazionale, delle forze armate e dei caduti in guerra. Tale ricorrenza getta le sue radici in tempi lontani; il 4 novembre del 1918, con la firma dell’armistizio a Villa Giusti, veniva sancita la sconfitta delle truppe austriache a seguito dell’affermazione italiana sul Piave e nella battaglia campale di Vittorio Veneto. Presenti alla manifestazione: il sacerdote don Antonio Gennaro; l’assessore Romania Mazzitelli; i consiglieri Rosa Pugliese e Domenica Meligrana; i bambini della scuola elementare e materna, e pochi cittadini cariesi. Si è dato inizio alla manifestazione intorno alle ore 15.00, intonando l’inno di Mameli; a seguire l’assessore Romania Mazzitelli, in sostituzione del sindaco non presente per motivi familiari, ha espresso la volontà di ricordare tutte le vittime causate dalla prima e seconda guerra mondiale, invitando i presenti a mantenere viva la presenza dei cari defunti, i quali hanno immolato la propria vita per la patria. «Quando vi trovate in piazza, sostiene l’assessore Mazzitelli, riflettete di fronte alla targhetta in memoria del tenente Rocco Mazzitelli, deposta circa due anni fa dall’amministrazione comunale , perché rappresenta una carica onorevole per il paese stesso e il sacrificio di un proprio compaesano». Il sacerdote don Antonio Gennaro ha proseguito declamando delle preghiere in memoria delle vittime per la patria:«Dovremmo prendere esempio da essi-ha affermato don Gennaro- da coloro i quali sono andati avanti nonostante le difficoltà e le improvvise perdite attraverso continui sacrifici. Il sacrificio, oggi, è una parola che noi tutti non conosciamo più, abbiamo omesso dal vocabolario». A seguito i bambini della scuola elementare si sono prodigati a recitare delle poesie. Deposta, infine, la corona d’alloro, simbolo della vittoria.
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