E’ durata 4 ore e 7 minuti la seduta pomeridiana e ordinaria del Consiglio comunale di Drapia.
Il civico consesso ha dovuto discutere gli otto punti all’ordine del giorno tra cui il Bilancio per il 2010, passato col voto contrario dell’opposizione.
Il Bilancio comunale previsionale è indispensabile per il funzionamento degli Enti locali. Il termine per l’approvazione di questo importantissimo strumento quest’anno era stato prorogato fino al 30 aprile da un provvedimento adottato di concerto da vari ministeri. Esso racchiude, seguendo determinate regole, tutte le spese e le entrate che l’ente prevede di eseguire e incassare nel corso dell’anno garantendo un equilibrio finanziario e contabile tramite il controllo delle stesse voci.
E’ perciò il mezzo attraverso cui il Comune traduce gli orientamenti politici in decisioni che avranno un impatto, diretto o indiretto, sulla vita dei cittadini. Il Bilancio, comunque, nel corso dell’anno può essere poi modificato, tramite apposita “variazione di Bilancio” e deve essere “assestato”, con un’ulteriore delibera da emanare entro il 30 novembre. Quanto detto fa capire la rilevanza di tale documento e “giustifica” la lunga durata del Consiglio comunale.
Il confronto tra maggioranza e opposizione non ha raggiunto toni pesanti o particolarmente polemici. E’ stato sempre costruttivo e pacato. L’assessore Matteo Mazzitelli, il quale detiene la delega al Bilancio, ha illustrato, con l’aiuto del sindaco Porcelli e degli altri consiglieri di maggioranza, il contenuto del documento e le motivazioni che hanno spinto la Giunta a “compilarlo” in quel determinato modo.
Il complesso strumento contabile include delle modifiche e dei tagli, apportati secondo una strategia che dovrebbe dare risultati nel lungo periodo, strategia emersa, anche se non proprio in modo esplicito, nel corso del dibattito. Ben 530 mila euro, il 47 % delle uscite, sono state destinate al personale perché, come hanno spiegato il primo cittadino e lo stesso assessore, si è deciso anzitutto di rafforzare l’apparato burocratico.
L’Ufficio Tecnico, che come ha detto il consigliere Peppe Carlino gestisce buona parte del Bilancio, e l’ Ufficio Tributi sono considerati indispensabili per il funzionamento del Comune e, secondo gli amministratori, bisogna dotarli di adeguate risorse umane e materiali, soprattutto in considerazione del fatto che l’evasione fiscale comunale ha raggiunto il 40%. Ed è qui che, ci è sembrato di capire, Porcelli punta parecchio, a cominciare già da quest’anno, per rimpinguare le casse dell’ente, come dimostra anche l’approvazione, nella medesima seduta, di un regolamento per le rateizzazione dei debiti. In pratica, in passato, nel comune di Drapia molti non hanno pagato le tasse o le han pagate solo in parte. Se si riuscisse a recuperare risorse in tal senso, e il rafforzamento dell’apparato dovrebbe servire anche a ciò, forse la Giunta Porcelli sarebbe appunto in grado di creare qualcosa adoperando le sole forze finanziarie del Comune.
La minoranza non ha condiviso l’impostazione del Bilancio e la scelta di rafforzare due Uffici che, nell’immediatezza e nel breve periodo, non danno un riscontro tangibile alla cittadinanza. Il capogruppo dell’opposizione Pasquale Pugliese ha espresso critiche sul documento dicendo che avrebbe voluto strutturarlo in modo da ottenere avanzi da utilizzare diversamente, magari per opere pubbliche importanti, ed ha elencato quali. Per Pugliese, qualora si fosse deciso di rafforzare il personale, sarebbe stato più opportuno assumere un altro vigile (al momento ne esiste solo uno per quattro frazioni e, da quanto ne sappiamo, non ha quasi mai voluto o potuto comminare sanzioni di alcun tipo). L’assessore Mazzitelli ha replicato rivendicando le loro scelte e dicendo che non sarebbe stato possibile escogitare tagli diversi rispetto a quelli fatti perché alcune spese, ed ha specificato quali, non si possono ridurre e anche riducendole si riuscirebbe a racimolare ben poco e non certo una somma da destinare ad affrontare efficacemente criticità rilevanti.
Mario Vallone
